CANZONI POPOLARI DELL'ITALIA SETTENTRIONALE E CENTRALE

I canti regionali con le canzoni più popolari, i cori di montagna dell'Italia. Prima che l'entropia culturale se li porti via...

  
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CANZONI FRIULANE
LA LIGRIE
AL CJANTE IL GJAL
SE JO VES DI MARIDAMI
L'E' BEN VER CHE MI SLONTANI
O CE BIEL CJS'CJEL A UDIN
STELUTIS ALPINIS
CE BIELIS MANINIS
AI PREAT (OH! TU STELE)
EMIGRANT
CJAMPANIS DE SABIDE SERE
SU LE PLUI ALTE CIME 
AQUILEE
PELEGRINE
IN CHE DI' DA LIS MES GNOCIS
JE RIVADE LA ZORNADE
CE BIELE LUNE
GJOVANIN COLOR DI ROSE
LIS SISILIS NUS BANDONIN 
L'AI DOMANDADE DI SABATE  
JO SOI STADE A CONFESSÂMI
LE ROSEANE
GNOT DI NADÂL 
SI PO' BEVI UNE BRENTE
IN CHE SERE
SUL PUINT DI BRAULINS
SOI LÂT SÚ PAR CHE SCJALUTE
E LÛS UNE MARI DIVINE
IL CJALZUMIT
GNOT D'AVRÎL
DAL FONT DE ME ANIME
MANDI
AUTUN
TRAMONT
SUSPIR DA L'ANIME
PRIMEVERE
IL CJANT DE FIOLOGJICHE
LA PUARTE SIARADE
BUINE SERE CJASE SCURE
AVE O VERGJNE 

LA LIGRIE
AUDIO IN: http://www.rdrock.it/sito/coro_stelutis.html
E la ligrie 'e jè dai zòvins
E la ligrie 'e jè dai zòvins
E la ligrie 'e jè dai zòvins
e nò dai vécjos nò dai vécjos maridaz.
Ciribiribin doman l'é festa
ciribiribin non si lavora
ciribiribin g'ho l'amorosa
ciribiribin d'andà a trovar.
Le an piardùde biel lant a messe
Le an piardùde biel lant a messe
Le an piardùde biel lant a messe
e in chè di e in chè di che son sposaz.
Ciribiribin doman l'é festa
ciribiribin non si lavora
ciribiribin g'ho l'amorosa
ciribiribin d'andà a trovar.
E veso vu che biele fie
E veso vu che biele fie
E veso vu che biele fie
e no la daiso no la daiso a di nissun?
Ciribiribin doman l'é festa
ciribiribin non si lavora
ciribiribin g'ho l'amorosa
ciribiribin d'andà a trovar.
E la tigniso riservade
E la tigniso riservade
E la tigniso riservade
e sot la nape e cjapà il fum?
Ciribiribin doman l'é festa
ciribiribin non si lavora
ciribiribin g'ho l'amorosa
ciribiribin d'andà a trovar.
********
AL CJANTE EL GJAL
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Al cjante el gjâl,
al criche el dì,
mandi ninine me
mandi ninine me
Al cjan te el gjâl, 
al criche el dì,
mandi ninine me
mi tocje partì. 
E jo partis doman voi vie
consolimi 
consolimi, 
e jo partis doman voi vie
consolimi a fa l'amôr .
Cûr gnò 
no sta vaì 
al cjante el gjâl 
mi tocje partì.
Cûr gnò 
no sta vaì 
al cjante el gjâl 
mi tocje partì.
********
SE JO VES DI MARIDAMI
Se jò vès di maridami
un cjaliar no cjolares.
Giulietta,
opsassà Nineta,
un cjaliar no cjolarès.
Lui l'è bon di bati suelis
e àncje mè mi baterès.
Giulietta,
opsassà Nineta,
un cjaliar no cjolarès.
Cun chei quatri
ch'a 'l guadagne
no 'l mantèn nàncje un polèz.
Giulietta,
opsassà Nineta,
un cjaliar no cjolarès.
Beneditis lis cjargnelis,
benedez i lor paìs!
Giulietta,
opsassà Nineta,
un cjaliar no cjolarès.
********
L'E' BEN VER CHE MI SLONTANI
L'è ben ver che mi slontani
dal pais ma no dal cur;
sta pur salde tu, ninine,
che jo torni se no mur.
Montagnutis ribassaisi,
fait un fregul di splendor,
che ti viodi ancje une volte,
bambinute dal Signor.
********
O CE BIEL CJS'CJEL A UDIN
O ce biel, o ce biel cjs'ciel a Udin,
o ce biel, o ce biel cjs'ciel a Udin,
o ce biel cjs'ciel a Udin, o ce biela zoventut!
Zoventut, zoventut come a Udin,
zoventut, zoventut come a Udin,
zoventut, come a Udin, non si ciate in nissun luch.
A bussà, a bussà fantatis bielis,
a bussà, a bussà fantatis bielis,
a bussà, fantatis bielis
no l'è fregul di peciat.
********
STELUTIS ALPINIS
AUDIO IN http://www.anticheopinioni.it/PensieriII.htm
AUDIO IN http://www.anamilano.it/canti.htm
AUDIO IN http://www.fornidisopra.it/ana/html/canti.html
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Se tu vens cà sù ta' cretis
là che lor mi àn soteràt
al è un splaz plen di stelutis
dal miò sanc l'è stat bagnat.
Par segnal une crosute
js dcolpide lì tal cret
fra ches stelis nàs l'arbute,
sot di lor jo duar cuiet.
Ciol sù, ciol une stelute:
je 'a ricuarde il nestri ben.
Tu i daras 'ne bussadute,
e po plàtile tal sen.
Quant che a ciase tu sès sole
e di cur tu preis par mè,
il miò spirt atòr ti svole:
jo e la stele sin cun tè.
********
CE BIELIS MANINIS
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
AUDIO IN http://www.corovalsella.it/download.asp
Ce bielis maninis 
maninis d'amor, 
ce bielis maninis
maninis d'amor! 
Te' sa fatis la mame to'! 
Va j ù va plan sta ' fer cu la man.... 
Oi bambinute d'amor, 
oì bambinute d'amor! 
********
 
  
Vi è un'importante novità.
Inizia una operazione interattiva a vasto raggio portata avanti dai nuovi curatori del data base. Visibiltà della parte essenziale del database, rapido contatto per le correzioni e sgnalazioni, aggiornamento ogni due mesi del data base in rete.
Libri in formato PDF gratuitamente scaricabili dal nostro sito
Il primo titolo:
"Cari Compagni"
Un breve ma affascinante collage di testi e documenti che portarono alla Socializzazione................ la cinica abrogazione di essa da parte del CLN ............. ai "compagni" che non riescono a capire quello che hanno sotto il naso............ preferendo attribuire -come il perfido nanetto dell'Armata Brancaleone II- i guai ................. ad un fascismo ...... quanto il fascismo sia stato determinante nella introduzione ........
repere
 
  
AI PREAT (OH! TU STELE)
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
AUDIO IN http://www.corovalsella.it/download.asp
Ai preât la biele stele
Ai preât la biele stele,
ducj i sanz dal Paradîs.
Che ‘l Signôr fermi la uere
e'l gnò ben torni in paîs. 
Ma tu stele, biele stele
và palese 'l gnò destin. 
Và daûr di che montagne
là ch'al è il gnò curisin.
********
EMIGRANT
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
AUDIO IN http://www.corovalsella.it/download.asp
Un dolôr dal cûr mi ven...
Dut io devi bandonâ:
Patrie e mame e ogni ben,
e pal mont mi tocie lâ. 
Za 'o viôt lis lagrimutis
di chel agnul a spuntâ.
E, bussant lis sôs manutis,
jo 'i dîs: - mi tocie lâ... 
Un dolôr dal cûr mi ven...
Dut io devi bandonâ:
Patrie e mame e ogni ben,
e pal mont mi tocie lâ.
Za 'o viôt lis lagrimutis
di chel agnul a spuntâ.
E, bussant lis sôs manutis,
jo 'i dîs: - mi tocie lâ...
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CJAMPANIS DE SABIDE SERE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
AUDIO IN http://www.corovalsella.it/download.asp
Cjampanis di sabide sere
Don (don) din don (don) din dan don din (don) dan din dan don. 
O cjampanis de sabide sere,
che pe fieste sunais di ligrie
vês te vôs simpri gnove poesie
di confuart di sperance e prejere.
Don (don) din don (don) din dan don din (don) dan din dan don.
Par i prâz pes culinis vie vie
come a vongulis rive a no il sun.
E ogni cûr al devente plui bon
tal scoltà cheste musiche pie.
Don (don) din don (don) din dan don din (don) dan din dan don. 
O cjampanis de sabide sere,
che pe fieste sunais di ligrie
vês te vôs simpri gnove poesie
di confuart di sperance e prejere.
Don (don) din don (don) din dan don din (don) dan din dan don.
Don (don) din don (don) din dan don din (don) dan din dan don.
don don ............................. 
O cjampanis... de sabide... sere...
******** 
SU LE PLUI ALTE CIME 
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Su le plui alte cime 
al jeve el soreli a buinore 
e chiste no jè l'ore
di bandonà l'amor. 
Su le plui alte cime 
al jeve el soreli a buinore 
e chiste no jè l'ore
di bandonà l'amor. 
e chiste no jè l'ore
di bandonà l'amor. 
e chiste no jè l'ore
di bandonà l'amor. 
********
AQUILEE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Contadin che tu rompis la tiare
Di Aquilee, ferme i bûs un moment:
Sot il ciamp che la uarzine 'e are,
Sot la man che semene el forment,
Tal soreli e ta l'ombre dal nûl,
jè une impronte di Rome e la stòrie
E la glorie
Dal nestri Friûl. 
Barcarûl che tu vens di Barbane,
Quant ch'al sune l'antìc ciampanîl,
No tu sintis un glon di ciampane
Ma une vôs che ti rive dal cîl,
E l'eterne peraule ti dîs,
Une vôs che traviarse la storie
E la glòrie 
Dal nestri paîs. 
Pelegrine de ultime uere,
Mari sante dal nestri Soldât,
Che bessole tu jentris la sere
A preà sot i pins dal Sagrât,
Scolte, scolte lajù il rusignûl
Che ti puarte cun tante dolcezze
La cjarezze
Dal nestri Friûl. 
Tal serèn di une clare matine,
Eco, 'e rît la marine là in fonz:
Alze i voi, o giarnazie latine
Su chè blàncie corone di monz,
Sul Friûl ! E ten fede a l'idee
Che no mûr : a la grande memòrie.
E a la glorie
De nestre Aquilee ! 
Contadin che tu rompis la tiare
Di Aquilee, ferme i bûs un moment:
Sot il ciamp che la uarzine 'e are,
Sot la man che semene el forment,
Tal soreli e ta l'ombre dal nûl,
jè une impronte di Rome e la stòrie
E la glorie
Dal nestri Friûl
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PELEGRINE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Pelegrine de ultime uere
mari sante dal nestri soldât
che bessole tu jentris la sere
a preà sòt i pins dal sagrât. 
Scolte,
scolte la jù el rusignûl
che ti puarte cun tante dolcezze
la ciarezze
dal nestri Friûl. 
********
IN CHE DI' DA LIS MES GNOCIS
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
In chè di da lis mês gnocis,
in chè di da lis mês gnocis,
oj ce fieste-larilerà,
oj ce fieste-larilerà,
oj ce fieste ch'a sarà.
E me mari puarine
e me mari puarine,
t'un cjantòn-larilerà,
t'un cjantòn-larilerà,
t'un cjantòn 'a vajarà
E gnò pari la confuarte,
e gnò pari la confuarte
e gnò pari larilerà
la confuarte larilerà
che in chest mont no vin di stà.
Mandi pari e mandi mari,
mandi pari e mandi mari,
mandi pari e mandi mari
mandi fradis mandi sûrs.
Lôr cumò mi menin vie,
lôr cumò mi menin vie,
lôr cumò mi menin vie
Jojsus mari me di cûr.
In chè di da lis mês gnocis
joi ce fieste larilerà, che sarà.
********
JE RIVADE LA ZORNADE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Je rivade la zornade,
je rivade la zornade
se no fali-larinlerà,
se no fali-larinlerà,
se no fali 'a je domàn…
Cuan' che jo voi vie di chenti,
cuan' che jo voi vie di chenti,
fin lis pieris-larinlerà,
fin lis pieris-larinlerà,
fin lis pieris 'a vajàran.
In chè di da lis mês gnocis,
in chè di da lis mês gnocis,
oj ce fieste-larinlerà,
oj ce fieste-larinlerà,
oj ce fieste ch'a sarà.
E me mari puarine,
e me mari puarine,
t'un cjantòn-larinlerà,
t'un cjantòn-larinlerà,
t'un cjantòn 'a vajarà 
********
CE BIELE LUNE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Ce biele lune
che cuche tal nûl..
Sint ce ch'al zorne 
chel puar rusignûl..
Ce biele sere
ce gnot dal Signôr,
ven cà Rosute
ven cà biel amôr,
ven cà Rosute
ven cà biel amôr.
Ven cà ninine
no stà la a durmì
Rosute biele
ti spieti culì.
Su, che la lune
si scuind daûr il nûl.
Anin insieme
a sintì el rusignûl
Anin insieme
a sintì el rusignûl. 
********
GJOVANIN COLOR DI ROSE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Gjovanin colôr di rose             (3 volte) 
'l è passât par chi cumò,
Gjovanin colôr di rose,
'l è passât par chi cumò,
Lui mi à dit: - Mandi, morose -     (3 volte)
jo 'j ài dit: Ma la fè no! - 
Lui mi à dit: - Mandi morose - 
jo 'j ài dit: Ma la fè no! - 
********
LIS SISILIS NUS BANDONIN 
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Lis sisìlis nus bandònin
e'l cucù nol cjante pì
ma l'amôr in me l'aumente
te me vilie di partì
Ma l'è tànt il ben che i vuèi
par lamôr e pa l'aspièt...
ài metût il so ritràt
dongje i sants da cjâf dal ièt
********
L'AI DOMANDADE DI SABATE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
L'ai domandade di sabide,
se ûl fa l'amôr cun me;
'è à vût cûr di rispuindimi…
'è à vût cûr di rispuindimi…
L'ai domandade di sabide,
se ûl fa l'amôr cun me;
'è à vût cûr di rispuindimi…
no, no la fè!
Ma pûr in fons da l'anime,
speri une dì ancjemò
che vepi di rispuindimi…
che vepi di rispuindimi…
Ma pûr in fons da l'anime,
speri une dì ancjemò
che vepi di rispuindimi:
si, si 'o soi tò.
********
JO SOI STADE A CONFESSÂMI
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Jo soi stade a confessâmi,
dal miò solit confessôr;
lui mi à dìt ch'j mi maridi.
Joih! Ce predi dal Signôr!
Benedete chê contrade,
là ch'al passe il siôr plevan;
benedete chê zornade
ch'al mi met la vere in man!
********
LE ROSEANE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
'Ai cjatât 'ne biele frute
bionde, sane, fate ben.
Cu 'la cotule curtute
bielis spalis, un biel sen.
Cun rispiet 'i doi la man,
e 'i domandi là che stà.
Jè mi dîs:" Lui l'è furlan!
Ancje jò soi su di là.
Da la Russie l'antenât
stabilît sot il Cjanin.
Il mio ben al è soldât:
'l'è di Resie, 'l è un alpin.
Le bielece de valade 
cui pais pojâz sui plans…
De mè val soi 'nemorade
soi di Resie, 'o sin furlans.
********
GNOT DI NADÂL 
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
In che gnot plene di stelis,
quant che il frêt si fâs sintî,
son Marie e sant'Osèf
che un ripâr van a cirî...
A ogni puarte lôr a tuchin,
ma nissun i dîs di entrà
cul mussut ch'a ur fâs strade,
t'une stale ur tocje là.
Li Marie benedete
da a la lûs il Redentôr.
Corin ducj par adoralu
dal plui puar al plui siôr,
la Madone plete, plete...
a lu cjale cun amôr
e contents a cjantin inos
i pastôrs a tôr a tôr.
Tu ninin nassût te grepie
tu âs urût a nô insegnà
che la pâs in chieste tiare
si la cjate cul preà... 
********
SI PO' BEVI UNE BRENTE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Vin sudât un an par fâlu
Vin cirût di fâlu bon.
E cumò orin provâlu
O pe spine o pal cjarclon. 
Si po' bêvi une brente
Di che vin ch'a lè sancîr.
Ma cui sa ce ch'al devente
Te cantine dall'ustîr.
Si po' bêvi une brente
Di che vin ch'a lè sancîr.
Ma cui sa ce ch'al devente
Te cantine dall'ustîr.
Vin sudât un an par fâlu
Vin cirût di fâlu bon. 
E cumò orin provâlu
O pe spine o pal cjarclon.
********
IN CHE SERE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
In che sere i grîs cjantavin
Vie pai prâz dal Nadison.
Lis acazis svintulavin,
E nulivin cussì bon. 
In che sere ti ai viudude 
a tornà sul cjâr dal fen,
di lontan po' ti ai sintude
tu cjantavis cussì ben
********
SUL PUINT DI BRAULINS
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Sul puint di Braulins
al è passât un asìn
cu la cussute plene di luvins .
Trop ju vendèiso ? 
trop ju vendèiso paròn? 
Una palancha, plena la sedòn.
E ce bevèiso ?
e ce bevèiso paròn?
O blanc o neri basta cal sedi bòn. 
E cuant tornaiso,
e cuant tornaiso a vignì ?
Doman di sera prime dal imbrunì.
********
SOI LÂT SÚ PAR CHE SCJALUTE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Soi lât sù, soi lât sù, soi lât sù, par che scja-lu-te,
soi lât sù, soi lât sù, soi lât sù par che scja-lu-te, 
soi lât sù, soi lât sù, soi lât sù par che scja-lu-te 
e el barcon l'ere siarât. 
Iò j ai dit, jò j ai dit, jò j ai dit mandi ninine,
jò j ai dit , jò j ai dit, jò j ai dit mandi ninine,
jò j ai dit, jò j ai dit, jò j ai dit mandi ninine
e el barcon si è spalancât. 
Le ai viudude, le ai viudude, le ai viudude in cjamisute,
le ai viudude, le ai viudude, le ai viudude in cjamisute,
le ai viudude, le ai viudude, le ai viudude in cjamisute,
a fà ….psst tal urinâl. 
E le …..psst, e le ….psst, e le …..psst je rusinide,
e le ….psst, e le….. psst, e le ….psst jè rusinide,
e le ….psst, e le ….psst, e lè psst jè ru sinide
come el clostri dal barcon. 
Jò j ai dât, jò j ai dât, , jò j ai dat un po' di vueli, 
Jò j ai dât, jò j ai dât, , jò j ai dat un po' di vueli, 
Jò j ai dât, jò j ai dât, , jò j ai dat un po' di vueli, 
e le ….psst e à funzionât.
********
E LÛS UNE MARI DIVINE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
E lûs une mari divine
sul mâr su lis monz dal Friûl. 
Ta l'albe e te sere cidine
i tôrs e spalanchin i cûrs.
Mari divine ven jù 
ven jù cul frut cul to cîl 
Vaì tu sâs ancje tu
tal mont che il fi ti à tradît
poiti sul cûr dal Friùl 
giolt pal'amôr che ti ûl. 
Te glesie tal vert de culine
e spiete une mari i frutins 
al' è l'abandon la so spine 
jù clame da ducj i cunfins .
Mari divine ven jù 
ven jù cul frut cul to cîl 
Vaì tu sâs ancje tu
tal mont che il fi ti à tradît
poiti sul cûr dal Friùl 
giolt pal'amôr che ti ûl. 
********
IL CJALZUMIT
L'è cà, l'è cà
chel puar om
ch'al lee ciz
e padielis rotis. 
L'è cà, l'è cà. 
Cjalait ce robis
cjalait , cjalait ,ce robis. 
Seso sors
O no veso bez. 
Su le plui alte cime 
al jeve el soreli a buinore 
e chiste no jè l'ore
di bandonà l'amor. 
Su le plui alte cime 
al jeve el soreli a buinore 
e chiste no jè l'ore
di bandonà l'amor. 
e chiste no jè l'ore
di bandonà l'amor. 
e chiste no jè l'ore
di bandonà l'amor. 
********
GNOT D'AVRÎL
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
La gnot s'imbrume,
cjaris che stelis
cjare che lune,
o ses ben bielis;
ce firmament
dut risplendent.
L'ajar cujet, 
dome ogni tant
un zefiret 
va svintulant 
rosis e flôrs 
di mil odôrs.
Je primevere
inamorade
svole lizere 
spandint rosade
cu' la zumiele
pa' la taviele.
Cidin, cidin
ven jù i ruiùz,
a li vicin,
son i uceluz
indurmidiz 
in tai lôr niz. 
********
DAL FONT DE ME ANIME
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Da font de mê anime o gjolt, o esulti,
il miôr, de mê musiche a Diu lu cjanti
che ancje se picule s'impense di me:
da font de mê anime cjantin al gran Re! 
O jeri tant puare e mi à preferide,
parceche plui libare in cûr mi à cjatade
par chest ogni anime mi benedirà:
o jeri tant puare e Diu mi cjalà.
Il plen di supierbie Idiu lu savolte,
il grant in te storie da l'alt lu dismonte,
ma il debul al sacie di ogni bontât:
il plen di supierbie al sbasse il so cjâf.
Gno popul, consoliti, che no ti bandone,
che lui di difinditi ti à fat la promesse;
la fuarce dai debui e reste in Jahvè:
gno popul, consoliti, che Diu l'è cun te!
********
MANDI
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Mandi mandi
tal disìn par furlan
chè tu ti vìsis
quant che tu sês lontan 
No, no tu vìodarâs
par un biel pôc cumò
j toi amîs furlans
che tu sâs 'o sin duc' nô
Ch'o tu sarás pal mont
ti restarâ 'o savìn
'un angulut dal cûr
chist moment che ti cjantìn
Mandi mandi
tal disìn par furlan
chè tu ti vìsis
quant che tu sês lontan
Doman tu partirâs
tu larâs vie lontan
fòrsit tu plantarâs
la to famèe e il to doman
Tu vivarâs content
ma il to paîs lontan
ti restarâ tal cûr
cul so biel cjantâ furlan
Mandi mandi
tal disìn par furlan
chè tu ti vìsis
quant che tu sês lontan
********
AUTUN
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Lis sisilis, nus bandonin
E 'l cucù, nol ciante pì;
ma l'amôr, in me al aumente
e il gno ben, l'à di partì.
Lis sisilis, nus bandonin
E 'l cucù, nol ciante pì;
ma l'amôr, in me al aumente
e il gno ben, l'à di partì.
Ma l'é tant, l'amôr ch'i vuéli,
tant l'amôr e tant l'afiét...
ch'j ài mitût, il so ritràt
donge i sanz, in ciâf dal jét…
ch'j ài mitût, il so ritràt
donge i sanz, in ciâf dal jét…
Ma l'é tant, l'amôr ch'i vuéli,
tant l'amôr e tant l'afiét...
ch'j ài mitût, il so ritràt
donge i sanz, in ciâf dal jét…
ch'j ài mitût, il so ritràt
donge i sanz, in ciâf dal jét…
********
TRAMONT
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
O vuei regalati un tramont
a cost di robalu dal cîl
Ti prei viôt di tigniti cont
l'è dut chel ch'o ài.
O vuei regalati un tramont
par che tu ti vîsis di me
par che tu mi pensis doman
co plui no sarai.
E quant che sot sere doman
Di cîl tu ti jemplis i vôi
tu riquardarâs che no dôi
o jerin dut un.
El aur e l'arint
varan plui valôr
ma non àn chel colôr
a no àn chel colôr.
Anêi, brazalès
E costin di plui
ma no àn chel lusôr
ch'a l'à lui.
E quant che sot sere doman
Di cîl tu ti jemplis i vôi
tu riquardarâs che no dôi
o jerin dut un.
Po siare tal cûr chel tramont
e teglilu simpri cun te
no stà smenteati ti prei
no stà smententi di me.
El aur e l'arint
varan plui valôr
ma non àn chel colôr
a no àn chel colôr.
Anêi , brazalès
E costin di plui
ma no àn chel lusôr
ch'a l'à lui.
********
  
SUSPIR DA L'ANIME
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Suspîr da l'anime
dôlce Marie,
par me ligrie
ca jù no jè
che vinci il gjubilo
che 'o sint e 'o brami,
quant che ti clami
Marute me!
Marute me,
Marute me,
quant che ti clami
Marute me! 
Marute, o tenare,
peraule a dile,
cussì zintile,
s'ingrope il cûr
e di dulcissime 
pâs mi s'inonde
l'anime monde
d'afiet impûr.
Marute me!
Marute me,
quant che ti clami
Marute me!
********
PRIMEVERE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Jé tornade primavere
cui soi mîl e mîl odôrs,
dut il mont al mude siere,
duc' a tornin i colôrs.
Ancje tû tu sês tornade,
sisilute ti vuei ben.
Vorès dati une bussade
e tignìti sul miò sen...
Dulà vastu, sisilute?
No sta là lontan lontan:
Fai culì la to cjasute
di stecùz e di pantan.
Reste pûr, reste pojade,
sisilute, su chel len!
Vorès dati une bussade
e tignìti sul miò sen...
********
IL CJANT DE FIOLOGJICHE
Un salût 'e Furlanìe
da lis monz insìn al mâr:
dongje il mâr il sanc dai mârtars,
su lis monz il lôr altâr.
E la nestre ciare lenghe,
va des monz fin al Timâf:
Rome 'dîs la sô ljende
sul confin todésc e slâf...
Che tu crèssis, mari lenghe
sane fuarte se Dio 'ûl,
che tu slàrgis la tô tende
su la Ciargne e sul Friûl.
Che tu vàdis, mari lenghe,
serie e sclete intôr intôr.
Tu confuàrtis dut chest pòpul
salt, onest, lavoradôr. 
Che tu crèssis, mari lenghe
sane fuarte se Dio 'ûl,
che tu slàrgis la tô tende
su la Ciargne e sul Friûl.
Che tu vàdis, mari lenghe,
serie e sclete intôr intôr.
Tu confuàrtis dut chest pòpul
salt, onest, lavoradôr. 
********
LA PUARTE SIARADE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
La puarte siarade,
lis clâs 'e son sù;
al passe chel zovin
al viérz e al va sù. 
La mari in cusine:
- Ce fastu lassù?
- L'è 'l giat su pes s'cialis
c'al côr sù e jù.
Al giave lis scàrpis:
guai fâsi sintì.
La ciape, la busse:
la met a durmì.
- Po cagne di fie,
ce fastu lassù? -
Lis còltris colàdis
cumò lis ciòl sù...
********
BUINE SERE CJASE SCURE
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Buine sere, ciase scure,
ciase scure in miez' dai ciamps,
e jò spieti te' criure
che ti illuminin i lamps.
Bàtin undis, bàtin dodis,
il burlàz s' ingrope in cîl :
no uacadis pe' campagne,
e pe' vile no un sivîl.
Siviladis vie pe vile
quan' co levi a fa l'amôr
e uacadis pe' campagne,
e vosadis tal s'gianôr !
Buine sere, buine sere,
ciase scure dal miò cûr !
Cui siei pizzui jè la dentri,
e bessôl jò ca di fûr.
Lis peràulis c'o vin ditis,
lis bussadis di scuindòn...
m'insumìio? t'insumìistu?
dutis ladis a passòn ! 
Buine sere, ciase scure,
ciase scure in miez dai ciamps,
e jò spieti te' criure
che ti illuminin i lamps.
********
AVE O VERGJN
AUDIO MIDI IN http://www.natisone.it/cjantin/cjantin_1.htm
Ave o Vergjne, us saludi,
come l'agnul ancje iò;
ave, o plene d'ogni gracie:
il Signôr al è con vò!
Daimi, daimi une cjalade
cun chel vôli plen d'amôr,
o gran Mâri imacolade,
o colombe dal Signôr.
Biele l'albe matutine,
biel un agnul dal Signôr,
ma vô, Vergjne divine,
o sês biele plui di lôr.
Faisi dongje, cjare mâri,
cun chel uestri biel bambìn,
che lu cjali, che lu tocj,
che lu bussi, chel ninìn. 

CANZONI TRIESTINE
EL TRAM DE OPCINA (LA NOVA BORA)
LE COTOLE STRETTE
LA CADUTA DEL CARLETTO
LA BANDA - ANTICA MARCETTA TRIESTINA
POLENTA E BACCALA'
LE GALINE TUTE MATE
VIVA NOE'
CO XE 'L VIN NOVO
MOLIGHE 'L FIL CHE'L SVOLI
VUOI CHE TI COMPRI
NO LA ME VOL PIU' BEN
INNO DEI MATI
CIRIBIRIBIN PAGHE' 'NA BIRA
LA STRADA FERATA
TI COL MUSS, MI COL TRAM
DE TRIESTE FIN A ZARA
L'ALLEGRIE
ANCORA UN LITRO DE QUEL BON
ANTONIO FRENO
BATI, BATI LE MANINE
DOMANI SE IMBARCHEMO
E LE BABE DE RENA VECIA
IÒ, IÒ CAVALO
LA GIORNATA DEL ZINQUE DE MARZO
LA MIA BELA SE CIAMA SOFIA
LA RIBOS E MAFFEI
LA VENDERIGOLA
MARINARESCA
NOI SIAMO I TRE RE
OILÀ RENZO, COME TU DANZI!
TRIESTE MIA
VOJO FAR LA SESSOLOTA!
FIOI COME NOI
E CHI CHE TOCA LA MIA MOROSA
SE TUTI I BECHI
VECIO GRAMOFONO (1950-51)
BONA FORTUNA
NO STEME A TORMENTAR

EL TRAM DE OPCINA (LA NOVA BORA)
AUDIO MIDI IN http://www.bdp.it/~tsmm0001/cielotrieste/ (cliccare tasto MUSICA)
E anche el tram de Opcina xe nato disgrazià
Vignindo zo de Scorcola 'na casa el ga ribaltà.
Bona de Dio che jera giorno de lavor,
e drento no ghe jera che el povero frenador!
E come la bora che vien e che va,
i dixi che 'l mondo se ga ribaltà!
E come la bora che vien e che va,
i dixi che 'l mondo se ga ribaltà!
E anche el tram de Servola  xe nato disgrazià.
Corendo in Galeria in piazza el xe sbrissà.
Drento ghe jera diverso personl
che se ga ribaltado e se ga fato mal!
E come la bora che vien e che va...
Col "due" se va a Servola, col "quatro" in Arsenal,
col "sie" se va a Barcola, col "cinque" in Ospedal
col "uno" in Zimitero, col "sette" alla Stazion,
col "nove" in Manicomio, col "diese" in Canon!
E anche 'ste mulete tute mate pe' l' capèl,
le zerca de compagnarse a qualche bel putel;
ma co le 'riva a casa  se senti un gran bordel,
e pare, mare e fia copa i zimisi col martel!
E come la bora che vien e che va...
L'Italia ga pan bianco, la Francia ga bon vin,
Trieste ga putele, tute carighe de morbin,
carbon ga l'Inghiltera, la Rusia ga cavial
e l'Austria ga capuzi che no se pol magnar!
E come la bora che vien e che va...
********
LE COTOLE STRETTE
AUDIO MIDI IN http://www.bdp.it/~tsmm0001/cielotrieste/ (cliccare tasto MUSICA)
Xe tuto sforzi inutili, Te ga cossa sufiar
Le cotole sto' anno No ti le pol alzar.
Te zerchi el lato debole Fis'ciando in tuti i ton
Ma te fa fiasco, cocola: Sbassa resta il tendon:
Con tuta la bora che gira qua e là
le bele donete che streta la ga.
La moda 'sta volta xe stada moral,
po'i dixi che 'l mondo va sempre più mal!
********
LA CADUTA DEL CARLETTO
AUDIO MIDI IN http://www.bdp.it/~tsmm0001/cielotrieste/ (cliccare tasto MUSICA)
E anca sior Carleto Xe nato disgrazià:
andando per l'Isonzo in acqua xe cascà.
Bona de Dio Che iera su' cugnà
Se no'l finiva a sdoda In boca al baccalà!
********
LA BANDA - ANTICA MARCETTA TRIESTINA
Soldai porta cavai,
la banda la ven, l'èi chi.
Cavai porta soldai,
la banda la ven, l'èi nada.
La banda la vien (6 volte)
la banda militar.
Soldai, soldai, soldai porta i ferai;
ferai, ferai, ferai porta i soldai.
La banda la vien (6 volte)
la banda la vien, la va.
Come la marcia ben, la banda, la banda;
Come la marcia ben, la banda, la banda;
Come la marcia ben, la banda, la banda;
Come la marcia ben, la banda dei usei
freschi e bei!
E fin che la va cussì non la va mica male;
E fin che la va cussì non la va mica male;
E fin che la va cussì non la va mica male;
E fin che la va cussì la banda dei usei
freschi e bei!
********
POLENTA E BACCALA'
AUDIO IN http://www.corocauriol.com/discografia.html
La mula de Parenzo
lioilà
gà messo su botega
lioilà
de tutto la vendeva,
fora che 'baccalà.
Perchè non m'ami più?
Tutti mi chiamano "bionda"
lioilà
ma bionda io non sono:
lioilà
porto i capelli neri,
sinceri nell'amor.
Perchè non m'ami più?
Sinceri ne l'amore,
lioilà
sinceri ne gli amanti:
lioilà
ne ho passati tanti
e passerò anche te!
Perchè non m'ami più?
La me morosa l'è vecia
lioilà
la tegno de riserva
lioilà
quando che spunta l'erba,
la meno a pascolar!
Perchè non m'ami più?
La mando a pascolare
lioilà
nel mese di Settembre
lioilà
e quando vien Novembre,
la vado a ritirar.
Perchè non m'ami più?
La mando a pascolare
lioilà
insieme alle caprette, 
lioilà
l'amor con le servette,
non lo farò mai più! 
Perchè non m'ami più?
Se il mare fosse de tocio
lioilà
e i monti di polenta
lioilà
oh mamma che tociade,
polenta e baccalà.
Perchè non m'ami più?
Se il mare fosse di vino
lioilà
e i laghi de acquavita,
lioilà
'briaghi per tutta la vita:
polenta e baccalà.
Perchè non m'ami più?
********
  
LE GALINE TUTE MATE
E la vecia, vecia, vecia
de l'apalto, de l'apalto,
la gaveva un bel galeto,
quando el canta, canta, canta,
i verzi, 'l verzi 'l beco, beco, beco
che 'l fa proprio inamorar!
Amici, beviam, beviam!
Le galine tute mate
per la perdita del galo
le ga roto el caponaro
de la rabia che le ga.
Le ga roto, roto, roto
'l caponaro -naro -naro
de la rabia che le ga.
Le ga roto, roto, roto
'l caponaro -naro -naro
de la rabia che le ga.
Amici, beviam, beviam!
A le more, a le more
deghe trenta, deghe trenta,
a le bionde vintioto,
a le rosse, a le rosse
gnanca oto, gnanca oto,
a le grise un patacòn!
Amici beviam beviam!
Le galine tute mate etc.
Segue una versione diversa apparentemente più completa.
ME COMPARE GIACOMETO
[triestine le galine tutte mate per la perdita del galo]
1. Me compare Giacometo
el gaveva un bel galeto
quando el canta el verze el beco
che 'l fa proprio innamorar
E quando el canta
el canta el canta
el verze el beco
el beco el beco
che 'l fa proprio
che 'l fa proprio 
innamorar.
Ma un bel dì la sua parona
per far festa agli invitati
la ghe tira el collo al galo
e lo mette a cucinar.
E la ghe tira…
Le galine tutte mate
per la perdita del galo
le ga roto el caponaro
per la rabbia che le g'ha.
E le ga roto…
********
VIVA NOE'
Viva Noè,
il gran patriarca,
salvato dall'arca
sapete perchè?
Perchè fu l'autore
del dolce liquore
che lieti ci fà!
Larallallallà!
Bevevano i nostri padri? Si!
Bevevan le nostre madri? si!
E noi che figli siamo
beviam, beviam, beviamo!
E noi che figli siamo
beviam, beviam, beviamo!
Beviam del moscatello
che fa girà il cervello.
Questa è la legge che seguono gli italici:
alzano i calici e vuotano il bicchier.
E vuotano il bicchier; e vuotano il bicchier.
Dal bianco moscatello
al rosso grignolin
ne avessi un botticello
vorrei veder la fin...
Evviva l'inventor
del dolce liquor
che allegri ci fa:
la - lalla - lalla - la'.
Evviva l'inventor
del dolce liquor
che allegri ci fa:
la - lalla - lalla - la'. 
********
CO XE 'L VIN NOVO
Co xe 'l vin novo andemo a Servola,
soto una pergola, soto una pergola;
co xe 'l vin novo andemo a Servola,
soto una pergola col dopio in man!
A ciorla per seria,
'sta vita xe una gran miseria:
bevemo, cantemo,
cantemo el vecio ritornel!
Con questo cuor che palpita
de sangue triestin
e alora a pian, a pian,
a pian, pianin,
ne capita el morbin!
********
MOLIGHE 'L FIL CHE'L SVOLI
Lo gavevo, lo gavevo,
lo gavevo e lo go lassa
perchè 'liera, perchè 'l iera,
perch' 'l iera un disperà.
Molighe 'l fil che 'l svoli
quel mandriol peloso!
'l voleva che lo sposo,
inveze lo go lassà!
Lo gavevo, lo gavevo,
lo gavevo e lo go lassa
perchè 'liera, perchè 'l iera,
perch' 'l iera un disperà.
'l me ga dà una vera
de quele de coltrina:
bonora la matina
la fuga el ga ciapà!
********
VUOI CHE TI COMPRI
Vuoi che ti compri un bell'abitino,
che forse sarà quello che ti guarirà?
- No, no, no! Cara mama, no!
voi non lo sapete il male che mi go!
Vuoi che ti compri un bel cappellino,
che forse sarà quello che ti guarirà?
- No, no, no! Cara mama, no!
voi non lo sapete il male che mi go!
Vuoi che ti compri un bell'ombrellino,
che forse sarà quello che ti guarirà?
- No, no, no! Cara mama, no!
voi non lo sapete il male che mi go!
Vuoi che ti compri un bel morosino,
che forse sarà quello che ti guarirà?
- Sì, sì, sì! Cara mama, sì!
 Questo iera il male che gavevo mi!
********
NO LA ME VOL PIU' BEN
No la me vol più ben,
e no la me vol più ben:
la prega Dio che crepo,
la prega Dio che crepo!
E no la me vol più ben,
e no la me vol più ben:
la prega Dio che crepo,
inveze stago ben!
E mio marì xe bon,
el xe tre volte bon
ma solo la domenica
'l me onzi col baston!
Babe, parlè, parlè,
Babe, parlè, parlè,
parlè 'ncora una volta
che dopo creparè!
Babe, gavè parlà,
se gavè slavazzà:
per mi xe 'ncora un Dio
che vela pagherà!
********
INNO DEI MATI
E co capita el Primario
el domanda come xe,
come xe.
- Sior Primario, stemo meio:
siam rimasti solo in tre!!
Solo in tre!
E in zavate, capel de paia,
la vestaia a pindolon,
pindolon,
finiremo 'sta marmaia
ne l'Otava Division!
Secession!
Sior Primario, la saludo
perchè 'l mal me xe passà,
xe passà,
ma se ciapo un'altra bala
la me vedi tornar qua!
Tornar qua!
E in zavate, capel de paia, etc...
********
CIRIBIRIBIN PAGHE' 'NA BIRA
Ciribiribin, paghè 'na bira,
Ciribiribin, no go moneda,
Ciribiribin, doman de sera,
Ciribiribin, la pagherò!
Sei bella, sei cara,
bella, non piangere!
bella, non piangere!
Sei bella, sei cara,
bella, non piangere
nè sospirar!
Ciribiribin, ghe vol persuto,
Ciribiribin, e mortadela,
Ciribiribin, la mula bela
Ciribiribin per far l'amor.
********
LA STRADA FERATA
AUDIO IN http://www.corocauriol.com/discografia.html
AUDIO IN http://www.vocidalpe.it/incisioni.html
Adesso che gavemo
la strada ferata,
in meza giornata
se vien e se va.
E tiche - tache - tuche... etc...
Adesso che gavemo
la strada ferata,
con bel giornata
in gita se va.
E tiche - tache - tuche... etc...
Adesso che gavemo
la strada ferata,
la boba in pignata
mai più mancherà!
E tiche - tache - tuche... etc...
********
TI COL MUSS, MI COL TRAM
AUDIO MIDI IN http://www.bdp.it/~tsmm0001/cielotrieste/ (cliccare tasto MUSICA)
Ti col muss, mi col tran
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman.
Ti col muss, mi col tran
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman.
Sotto la pergola
'ndemo a Servola
Sotto la pergola
'ndemo a Servola 
Sotto la pergola 
'ndemo a Servola doman!
Ti col suf, mi col pan
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman.
Ti col suf, mi col pan
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman.
Sotto la pergola
'ndemo a Servola
Sotto la pergola
'ndemo a Servola 
Sotto la pergola 
'ndemo a Servola doman!
Mi con ti, e ti con mi
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman.
Mi con ti, e ti con mi
'ndemo a Servola doman,
'ndemo a Servola doman.
Sotto la pergola
'ndemo a Servola
Sotto la pergola
'ndemo a Servola 
Sotto la pergola 
'ndemo a Servola doman!
Ti col suf, mi col pan
'ndemo a Barcola doman,
'ndemo a Barcola doman,
'ndemo a Barcola doman.
Ti col suf, mi col pan
'ndemo a Barcola doman,
'ndemo a Barcola doman.
Sotto la pergola
'ndemo a Barcola
Sotto la pergola
'ndemo a Barcola 
Sotto la pergola 
'ndemo a Barcola doman! 
********
DE TRIESTE FIN A ZARA
De Trieste fin a Zara
go impegnà la mia chitara,
Amor, amor, amor!
Amor, amor, amor!
De Trieste fin a Zara
go impegnà la mia chitara,
Amor, amor, amor!
Chè Trieste xe un bel fior!
Iero in campagna col primo amore,
oh, che bel fior!
Oh, che bel fior! Oh, che bel fior!
Iero in campagna col primo amore,
oh, che bel fior! Oh, che bel fior!
Viva l'amor!
De Trieste fin Duino
go impegnado el mandolino,
etc...
Iero in campagna col primo amore,
etc...
De Trieste fin a Pola
go impegnà la mia zivola,
etc...
Iero in campagna col primo amore,
etc...
********
L'ALLEGRIE
AUDIO IN: http://www.rdrock.it/sito/coro_stelutis.html
E l'allegrie la vien dai zòveni
E l'allegrie la vien dai zòveni
E l'allegrie la vien dai zòveni
e non dai veci e non dai veci maridà.
Ciribiribin, doman l'è festa
ciribiribin, non si lavora
ciribiribin, gò la morosa
ciribiribin, d'andà a truvà.
E l'han perdute andande a messe
E l'han perdute andande a messe
E l'han perdute andande a messe
e da quel dì e da quel dì che i s'ha spusà.
Ciribiribin, doman l'è festa
ciribiribin, non si lavora
ciribiribin, gò la morosa
ciribiribin, d'andà a truvà.
********
ANCORA UN LITRO DE QUEL BON
AUDIO MIDI IN http://www.bdp.it/~tsmm0001/cielotrieste/ (cliccare tasto MUSICA)
Ancora un litro de quel bon
Ancora un litro de quel bon
Ancora un litro de quel bon
po' ndemo a casa. 
No go le ciave del porton
No go le ciave del porton
No go le ciave del porton
pe' andar a casa.
Le go lasade in un canton
Le go lasade in un canton
Le go lasade in un canton
de la scarsela.
Marieta buta zol'pajon
Marieta buta zol'pajon
Marieta buta zol'pajon
che dormo in strada.
No vojo caffè nero, no
No vojo caffè nero, no
No vojo caffè nero, no
ma deme trapa.
********
ANTONIO FRENO
AUDIO MIDI IN http://www.bdp.it/~tsmm0001/cielotrieste/ (cliccare tasto MUSICA)
Iera un sabo de sera
quando Antonio Freno, 
vegnudo fora de un'osteria
de via Capiteli,
apena imbocà la via Crosada,
una guardia lo ga fermà.
- Lei Freno la vegni qua -
lu ghe xe andà vizin
e che ga dito cussì...
- La scusi siora guardia,
che mi no go fato gnente,
in mezo a tanta gente
la me fa vergognar. -
- Sta zito, o bel moscardin!
Te ciapo pel cupin
e te meto in preson! -
'lor andai a casa
e presi il coltello
e feci il macello di quel traditor.
Un sabato de sera
le diese za sonade,
vignia comeso un fato
de grande serietà:
'na guardia de patulia
de posto in Via Crosada,
vigniva asasinada
da un nostro zitadin.
Tuti lo conosemo:
se ciama Antonio Freno
e col coltelo in seno
girava la cità.
In punto a mezanote 
la man insanguinada,
con l'anima turbada,
girava la cità.
Dopo comeso 'l fato
a Isola el xe andado
e là i lo ga arestado
pasando in criminal.
Tuti lo conosemo,
se ciama Antonio Freno
e col coltelo in seno
girava la zità. 
********
BATI, BATI LE MANINE
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Bati, bati le manine 
Che vignirà papà:
porterà i bomboni
e (N.) li magnerà. Batti, batti le manine
che arriverà il papà:
porterà le caramelle
e (N.) le magnerà. 
********
DOMANI SE IMBARCHEMO
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Domani se imbarchemo,
partimo per l'Australia:
te vederà Rosàlia,
che là staremo ben! 
E dopo sie mesi
gavemo la caseta
che a Trieste, benedeta,
no se la gav'rìa mai. 
Triestini, fe fagoto 
che 'l batelo xe in partenza:
Trieste resta senza
de un vero Triestin! 
********
E LE BABE DE RENA VECIA
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E le babe de Rena Vecia
e le se senta su per le scale
va in maloron
e coi cavei zo per le spale
va in maloron
e no le fa che criticar.
Ritornello…
E vegno a casa a mezogiorno
e sul fornel no trovo fogo,
e mi me toca far de cogo
e se un bocon vojo magnar!
********
IÒ, IÒ CAVALO
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Iò, iò cavalo,
la mama vien dal balo
co' le scarsele piene
per darghe a le putele,
putele no le vol:
e (N.) se le ciol! 
Iò, iò, cavallo,
la mamma torna dal ballo
con le tasche piene
per darne alle ragazze,
le ragazze non ne vogliono:
e (N.) se le prende. 
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LA GIORNATA DEL ZINQUE DE MARZO
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E la giornata del zinque de marzo
Sei giovinoti volevan festegiar;
a la matina presero una barca
e contro Zaule si misero a vogar. 
E dopo aver mangiato e bevuto
il ritorno volevano far,
ma un pilota li disse "Giovinoti,
questa sera non andare per mar!"
I giovinoti no vole ascoltare,
tosto il ritorno volevano far;
apena giunti al Valone di Muggia
e la barca scominzia a rolar.
Lentamente scendeva la sera,
rischiarava di tuto un chiaror,
e si faceva una grande bufera
strepitando un tremendo dolor.
E da lontano si vide una barca
contenuta da sei marinar;
combateva i più forti, lotava
per le onde fugaci del mar. 
Antonio Bucher più forte lotava
rivolgendo uno sguardo sul mar
e confortava i amici piangenti
e salutava i sui cari genitor.
Ogni tanto mancava un amico,
ogni tanto mancava qualcuno
e a la fine rimase sol uno
che può dir dei perduti sul mar. 
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LA MIA BELA SE CIAMA SOFIA
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La mia bela se ciama Sofia,
note e giorno la speta al balcon,
la ga 'l naso che par un'arpia,
grassa e grossa la par un balon.
Come se fa? Come se fa?
Co go visto Sofia me son inamorà!
La ga i denti che par una sega
tuti neri, nesun de bon
e la boca che par 'na botega
più de quele che vendi carbon.
Come se fa? Come se fa?
Co go visto Sofia me son inamorà!
La sua testa la par una zuca,
senza neanca un cavel che sia bon,
e la porta una zerta piruca,
che ga fato monsiù Lavagnon!
Come se fa? Come se fa?
Co go visto Sofia me son inamorà!
********
LA RIBOS E MAFFEI
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In piazza San Giovanni
xe stà fato un gran delito:
i ga mazzado Enrico
la Ribos e Maffei
La xe rossa dei capelli,
petenada a la Duse Chechi
e davanti la ga i rizzeti
per comparirghe al suo Maffei.
Lu 'l xe palido de zera
el xe biondo de mustaceti
e 'l ga scrito sui coleti:
"assassin de la zità ".
E Mosetig xe stà invitado,
la ghe ofri la caregheta
lu ghe disi: - Cara Marieta,
no la se stia a disturbar!
La lo ciapi a brazzocolo,
la ghe disi do parolete
e framezo a le sue piete
la gaveva el rasadòr.
Mimì Rossa, dammi un bacio,
che a la forca mi toca 'ndar
ma se tu mi volevi bene,
non mi avessi abandonà!
No ti vedi che l'albero pende
e le fòlie le va, le va?
e la Ribos xe andà in galera
e Maffei i lo ga impicà. 
********
LA VENDERIGOLA
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Son de mestier venderigola in piaza,
son triestina ma dona sincera,
mi trato tuti con bela maniera,
solo un scartozo no poso sofrir!
Quando che vien quel tanghero
in guanti profumai,
per spender la flicheta
el tira su i ociai,
e po'l me disi "Strucolo*", 
el tenta un pizigon…
Go brazi stagni e forti,
che nova? sior paron!
Che nova? Che nova?
Che nova? sior paron!
********
MARINARESCA
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Una fresca bavisela
incomincia za a sufiar;
xe ponente su la vela,
ghe xe gusto a bordisar!
Te saludo, dona mia, 
vado in barca a paiolar!
Se 'sta note stago via,
no te devi disperar!
Trieste dormi
e 'l mar se movi apena,
le stele brila 
e le me fa sognar…
Se questa note 
ciapo una sirena,
te la vojo 
domani a regalar.
Go co mi tre grandi afeti,
quando vado a navigar:
go Trieste, i tui oceti 
e la barca per pescar.
Ma domani, co fa giono,
te me sentirà cantar
e te porto, quando torno,
tuti i pessi che xe in mar. 
********
NOI SIAMO I TRE RE
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**Tanti busi che xe nel criel, 
tanti angeli zo del ciel!
Se ghe piaserà ai signori,
torneremo un altro ano!
Viva, viva el novo de l'ano!
********
OILÀ RENZO, COME TU DANZI
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O Dio, lassème star,
che son gelosa,
che son nervosa!
O Dio, lassème star,
che son gelosa
de mio marì!
1° Ritornello
Oilà Renzo,come tu danzi!
Oilà Renzo, tu danzi ben! 
2° Ritornello
Se te danzi te paghi un litro,
se no te danzi te paghi do!
********
TRIESTE MIA
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Co son lontan de ti Trieste mia,
me sento un gran dolor, un gran dolor,
e più che zerco de pararlo via,
più me se ingropa'l cuor.
Le lagrime me cori zo pe'l viso
e digo tra de mi e tra de mi
che no ghe esisti un altro paradiso
più splendido de ti!
RIT.
Un buso in mia contrada,
un vecio fogoler,
un sial che pica in strada,
do rose in un piter,
e in alto quatro nuvoli, 
de soto un fià de mar,
xe'l quadro più magnifico
che mai se pol sognar! 
Lontan de ti Trieste no go pase:
me manca el nostro ziel, el nostro mar
el verde dei tuoi pini, le tue case
e i muri del castel,
e penso al mio balcon in Rena Vecia
quel caro balconzin!
De dove vedo i monti che se specia
nel golfo zelestin.
RIT. 
Lontan de ti son come l'useleto,
che vivi in s'ciavitù, in s'ciavitù
e me dispero e pianzo el mio dialeto
che no lo sento più!
Ma quando torno canto de alegria,
me salta'l cuor in sen, el cuor in sen
e zigo: Ah sì Trieste te son mia.
Te vojo tanto ben!
RIT.
********
VOJO FAR LA SESSOLOTA!
AUDIO MIDI IN http://www.bdp.it/~tsmm0001/cielotrieste/ (cliccare tasto MUSICA)
Vojo far la sessolota 
de limoni e de naranze,
che go perso le speranze,
chè 'l mio ben me ga lassà.
Voime ben, ben, ben,
ma el mio ben me ga lassà!..
Vojo far la sessolota 
de naranze e manderini
e 'sti povari fachini
no i ga un colpo de lavor!
Voime ben, ben, ben,
ma el mio ben me ga lassà!..
Vojo far la sessolota
de la goma e del cafè
per cantarghe a quel scartozo 
che 'l mio cuor per lu no xè!
Voime ben, ben, ben,
ma el mio ben me ga lassà!..
Vojo far la stampadora
voi stampare un bel putelo
che'l sia rizzo, biondo e belo,
che'l somigli al suo papà.
Voime ben, ben, ben,
ma el mio ben me ga lassà!..
Lo gavevo e lo go ancora,
ma lo mandarò in malora!
El mio mal xè za passà:
lo gavevo e lo go lassà!
********
FIOI COME NOI
AUDIO IN http://www.istrianet.org/istria/music/sound/
.................ci manca il testo.... se qualcuno ce lo può mandare....
********
E CHI CHE TOCA LA MIA MOROSA
AUDIO IN http://www.istrianet.org/istria/music/sound/
.................ci manca il testo.... se qualcuno ce lo può mandare....
********
SE TUTI I BECHI
Se tuti i bechi
portassi un lampion,
Oh, mama mia
Che iluminazion !
In piaza “Granda”
In “Cafè dei Speci”
Xe quatro veci
Che bevi cafè!
Rit.
Bechi de qua,
Bechi de là,
Se no i xe bechi,
A Trieste no i sta!
E se le vergini
portassi un lampioni
Orca, che misera Iluminazion!
Rit.
In piaza “Granda”
Ghe xe un monumento
De Carlo sesto
Del mileseicento !
Rit.
********
VECIO GRAMOFONO (1950-51)
Mi go un vecio nostalgico amico
che ogni tanto se meti cantar;
mi go un vecio gramofono antico
e me piasi sentirlo sonar.
Tute quante le vece canzoni
sto mio povero vecio spompà
me ripeti, fra salti e scassoni;
tute quele del tempo passà.
Ritornello:
Ma col me taca Tripoli,
se in cuor lo benedisso
e giro la manopola
perchè nol perdi el fià
ghe digo: vecio stupido,
che ben che te capisso...
ma pel momento, credime,
te son assai stonà.
Qualche volta la vecia puntina che
s'incanta sui dischi-sciopai,
me ripeti più volte in sordina
quele sante parole che ormai
solo un vecio gramofono
ancora qualche volta
singhiozza avilì
le parole più bele che alora
tuto el mondo cantava cussì.
Ritornello:
Ma col me taca Tripoli,
se in cuor lo benedisso
e giro la manopola
perchè nol perdi el fià
ghe digo: vecio stupido,
che ben che te capisso...
ma pel momento, credime,
te son assai stonà.
Caro vecio, no sta disperarte
se i tui dischi xe un poco stonai,
se la gente no sa più ‘scoltarte
come un giorno nei tempi passai;
no so come nè quando,
ma giuro: se de moda te torni a vignir,
vecio ‘scoltime mi, bati duro,
bati duro, no state avili,r!
Ritornello:
Ma se cantando Tripoli
un giorno te se incanti
e Il vecio cuor nostalgico
no te resisti più,
te meterò piangendo
fra mezo de quei tanti
morti zigando Tripoli,
con quei che xe lassú!
********
BONA FORTUNA
Gigia, col borineto
a caininar xe un gusto,
da brava, svelta, vestite,
e vien con mi a San Giusto.
E là: su quel mureto se
sentaremo arente;
coi oci parleremo
e colla boca gnente.
Ritornello:
A Roma i ga-San-Piero,
Venezia ga el leon,
per-noi ghe xe San Giusto
col vecio suo Melon.(bis)
La luna ghe fa ciaro
ai monti, al mar lontan;
Gigia, che bela note...
guàntime per la man.
Pensar da quanti secoli
quel campanil xe là
Pensar che in quela ciesa
me son inamorà.
Ritornello:
A Roma i ga-San-Piero,
Venezia ga el leon,
per-noi ghe xe San Giusto
col vecio suo Melon.(bis)
Scòltime, bionda:
el mondo te poi assai girar,
città come Trieste
te stentarà a trovar.
Xe vero, tuto il giorno
se sgoba intel lavor;
epur no se xe bestie,
se ga qualcossa in cor.
Ritornello:
A Roma i ga-San-Piero,
Venezia ga el leon,
per-noi ghe xe San Giusto
col vecio suo Melon.(bis)
E quando vien la festa,
lassemo ogni secada;
a Servola o a Proseco
se fa la baracada.
La ciribiricocola
farse scaldar col vin,
e, saldi in gamba, musica!
El goto fa morbin.
Ritornello:
A Roma i ga San Piero,
Venezia ga el leon,
per-noi ghe xe San Giusto
col vecio suo Melon.(bis)
********
NO STEME A TORMENTAR
Fazzo l’amor, xe vero
cossa ghe xe de mal?
volè che a quindise ani
stia là come un cocal?
Se tuto el santo giorno
sfadigo a lavorar,
xe giusto che la sera
me fazzo compagnar.
Fazzo, l'amor, xe vero,
no steme tormentar!
Vado a nudar, sicuro,
cossa ghe xe de mal?
co’ 'sto tantin de caldo
xe più che natural!
Go el vestitin setado
e se anche i vol guardar,
non son cussi malfata
de averme a vergognar!
Vado a nudar, sicuro, 
no steme tormentar!
Vado, a balar, xe vero,
cossa ghe xe de mal?
saltar a l'età mia
no xe un pecà mortal!
Se gira e se se sburta
e se se fa strucar,
se torna a casa morte
e in piè no se pol star.
Vado a balar, xe vero,
no steme tormentar!
Vado su e zo pel Corso,
cossa ghe xe de mal?
go el moro che ‘l me speta
tacà soto el feral.
El xe una macia, el scherza,
no’l fa che stuzzigar;
no’l vol che ‘sti dedini
se strachi a lavorar.
Vado su e zo pel Corso,
no steme tormentar!
Vado al veglion, ‘sta sera,
cossa ghe xe de mal?
Son giovine, son bela
e semo in Carneval!
In maschera se ridi
a farli bazilar,
e a qualchedun la zena
se ghe a- poi a scrocar!
Vado al veglion, ‘sta sera,
no steme tormentar!
Son vecia e son in tochi:
questo ghe xe de mal!
Me tocarà, capisso,
finir a l'ospedal.
Purtropo, go finido
de farme cocolar,
E za che no i me guarda
me sfogo a tabacar!
Ma chi bazila mori,
no steme tormentar!

CANZONI ISTRIANE, GIULIANE E DALMATE
MAR ISTRIAN 
IL PESCATORE (Istria)
LE MULE POLESANE (Pola)
IN VIA MINERVA (Pola)
ADDIO A POLA
SON POLESAN SICURO
L'OROLOGIO
EL “SI” - CANZONETTA POPOLARE ZARATINA
EL “SI” - COME SE CANTA A SPALATO
EL “SI” - COME SE CANTA A SEBENICO
EL “SI” - COME SE CANTA A TRIESTE
EL “SI” - COME SE CANTA A ZARA
VA IN MALORON 
VAL PIÙ UN BICER DE DALMATO (Dalmazia)

MAR ISTRIAN 
Un mar più bel al mondo no go visto,
xe el specio preferido dalla luna
le stele che se culla sora l’onda
par tante spose col suo velo bianco
Quando de qua ti passi, vento te raccomando,
fa che il tuo soffio sia una carezza
come una mamma fa col suo anzoleto… (bis)
Un mar più bel al mondo no vedrò mai più…
********
IL PESCATORE (Istria)
L’ultimo raggio scompar, cala la sera sul mar,
il pescatore si appresta con la barchetta a salpar…
Voga, voga, voga sul mar la barchetta; voga, voga, voga lontano sul mar…
La luna in cielo riappar, si vedon l’onde brillar,
lontano è ormai la barchetta, si può la rete calar…
Voga, voga, voga sul mar la barchetta; voga, voga, voga lontano sul mar…
Ritorna l’alba a spuntar là sulla quiete del mar, 
il pescatore felice ritorna al casolar…
Voga, voga, voga sul mar la barchetta; voga, voga, voga lontano sul mar…
********
  
LE MULE POLESANE (Pola)
‘Sta mia cara e vecia Pola,
la se fa sempre più bela
la me par proprio una stela,
piena de italianità…
un soffion de vita nuova,
se ghe senti per le strade
per le rive tue bagnade
da ‘sto vecio nostro mar!
Le mule polesane,
xe tanti botonzini,
de rose senza spini,
fatte per far l’amor
se in questo mondo mato,
zità trové più bela
de Pola la mia stela,
vorìa morir d’amor.
Oltre a tute s'se beleze
De sta picia Capitale
Xé l'Arena colossale
La gran Roma à ricordar.
xè latini i nostri colli,
xè latini anche i pineti.
soto i rustighi mureti
xè dolcezza far l'amor
Le mule polesane,
xe tanti botonzini,
de rose senza spini,
fatte per far l’amor
se in questo mondo mato,
zità trové più bela
de Pola la mia stela,
vorìa morir d’amor.
Se in questo mondo mato
cità trovo più bela
xè Pola -la mia stela-
e là voio tronar
********
IN VIA MINERVA (Pola)
Disi un proverbio "Mòlighe!",
quando che imbianca el crin,
lassila andar la femmina
e tàchite al buon vin,
se te se suga l’ugola,
drio de quel canton
te troverà una bettola,
che vendi de quel bon!
Ritornello:
In via Minerva xe un’osteria,
xe l’allegria del polesan,
se vado esule la porto via,
quell’osteria con mi lontan!
La xe Giovanni Màndola,
xe Pieracota e Gin,
tutti avventori nobili
el popolo più fin,
dopo un tressette e briscola,
un goto de nostran,
do’ canzonette celebri
del vecio Polesan!
(Ritornello)
********
ADDIO A POLA
I disi che bisogna far valise,
che in primavera dovarò pompar,
con quatro fazzoletti e do’ camise,
e con do’ brazzi che sa lavorar,
se devo andar
te vojo dir addio,
come sa dir addio un Polesan,
per saludarte come un vero fio,
che el parti per andar assai lontan…
Solo do’ lagrime,
una per ocio,
e po’ in zenocio
questa terra baserò.
Solo do’ lagrime,
el cor in gola,
mia cara Pola,
mi te saluderò!
Addio vojo dighe a ‘sta caseta,
dove che go passà la gioventù,
addio a questa terra benedetta,
perché se vado, no te vedo più!
Con la coscienza più che mai serena,
do’ robe vojo cior per ricordar
In t’un scartosso un tochetin de rena,
in ‘na fiaschetta un fià del tuo bel mar!
Solo do’ lagrime,
una per ocio,
e po’ in zenocio
questa terra baserò.
Solo do’ lagrime,
el cor in gola,
mia cara Pola,
mi te saluderò!
********
SON POLESAN SICURO
Vedendote mia Rena
io mosso sento il core
l'anima sento piena
de patrio santo amor
Pensando la to storia
d'un tempo 'sai lontan
mi calcolo sia gloria
ciamarse polesan
Son Polesan sicuro
son Polesan, cossa ghe xè da dir
son nato drio la Rena
e là voio morir
Al fogo la manasa [*nota a piè di testo]
col mio lavor la foi
e quando vado a casa
in mezzo dei miei fioi
me meto e là ghe insegno
de amar questa città
se i ga 'l zervel de legno
capir i dovarà
Son Polesan sicuro
son Polesan, cossa ghe xè da dir
son nato drio la Rena
e là voio morir
Mia Mare m'ha insegnado
col sì e col nò a parlar
per esser rispetado
bisogna rispetar
Le ciacole g'ha dito
fritole non le fa
Ognuno al sò partito
sarà quel che sarà
Son Polesan sicuro
son Polesan, cossa ghe xè da dir
son nato drio la Rena
e là voio morir

[*nota a piè di testo] Il cyberamanuense Bruno Bianco ci è venuto in soccorso e ci ha spiegato che non può essere che "manasa", sia attraverso l'ispezione grafica, sia per ragioni di rima, sia infine per il significato. Infatti, come desumo dal Grande Dizionario del dialetto triestino di Mario Doria (Edizioni "Il Meridiano di Trieste", Trieste 1987, p. 353) manasa è "sostantivo femminile  (raro) che significa rancio. E' attestato anche a Capodistria, a Pirano, a Rovigno, a Pola, nel gradese e nel goriziano. Cfr. le varianti managio o manajo nel valsuganese e managio nel roveretano. Dal francese ménage "faccende domestiche", tramite il tedesco Menage "portavivande". A detto tramite risalgono anche le forme slovene menaza, menazka, con l'aggettivo menazen. INsomma sembrerebbe, nel contesto delle altre parole potersi tradurre "zuppa".
********
L'OROLOGIO
Quel'orologio che bate le ore, 
Quel'orologio che bate le ore
Aspeto il vapore
bisogna partir.
Addio o Zara,
o Zara mia,
mi parto via
mi parto via.
Ma se ritorno,
ritorno col fiore,
eviva l'amore,
la liberta!
La carozina coperta di fiori
La carozina coperta di fiori
con tuti i colori
del tuo giardin.
Addio o Zara,
o Zara mia,
mi parto via
mi parto via.
Ma se ritorno,
ritorno col fiore,
eviva l'amore,
la liberta!
********
EL “SI” - CANZONETTA POPOLARE ZARATINA
Do basi 'chi trova
parola più bela,
più dolce de quela
che a mi m'à imparà
da picolo el santolo
la nona, mià mare,
el nono, mio pare,
e'1 barba soldà.
Scolteme mi,
scolteme 'mi,
no val le ciacole,
ghe vol el !
Ocio, fradei,
za me capì,
restemo quei,
gente del !
Se '1 , i'n te le cale,
se vede stampado
sto i l’ à trovado
nel vec'o abece
Se i frati e le muneghe
lo parla, in convento
dal mile e dosento
voi dir che '1 ghe xe !
Scolteme mi,
scolteme 'mi,
no val le ciacole,
ghe vol el !
I nostri fioi
za me capì,
pasta e fasi,
ma sempre el !
Se ciucia in te '1 late
sto , co se nasse,
co '1 , in te le fasse,
se gh' à scomincià;
co '1 se ziogatola,
co '1 si se va a scola,
co '1 la parola
co '1 onor se se dà!
Scolteme mi,
scolteme 'mi,
no val le ciacole,
ghe vol el !
Ocio, fradei,
za me capì,
restemo quei,
gente del !
Quel siori de Viena,
che '1 si assai ghe piase,
n' à dito che in pase
podemo dormir,
e alora, tegnimolo.
no femo capele.
le rose più bele
fa presto a morir!
Scolteme mi,
scolteme 'mi,
no val le ciacole,
ghe vol el !
No bacilè,
scolteme ‘mi,
fin che ‘l ghe xe,
tegnimo el !
Epur, certe siore,
che va co ‘1 progresso,
le rugna che adesso
sto i voi cambiar,
ma a tute 'ste ciacole
de su se ghe ride,
polenta e maride
ma '1 conservar!
Scolteme mi,
scolteme 'mi,
no val le ciacole,
ghe vol el !
Semo fradei,
za me capì,
no se gh'à schei,
ma ghe xe '1
Col se marida
le done co i omini,
co '1 i galantomini
discore in çità.
El cor de sto popolo
del xe geloso;
le mure va zoso
ma '1 restarà!
Scolteme mi,
scolteme 'mi,
no val le ciacole,
ghe vol el !
Ocio, fradei,
za me capì,
restemo quei,
gente del !
********
 
 
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EL “SI” - COME SE CANTA A SPALATO
Do basi 'chi trova
parola più bela,
più dolce de quela
che a mi m'à insegnà
da picolo el santolo
mia mama, me pare,
la Gigia comare,
e'1 barba soldà.
Col se se cresima
col se va a scola
col la parola
d’onore se dà
i frati e le moneghe
lo parla in convento
dal mille dozento
i gà scominzià
Ocio, fradei,
za me capì,
noi semo tutti,
zente del !
Scolteme a mi,
scolteme a mi,
no val le ciacole,
ghe vol el !
Al putelo apena nato
a dir “mama” se ghe insegna
nol sa niente, ma el se insegna
“mama! mama!” a balbetar
Se “papà” no basta e “mama”
se ghe azunze “vin” e “pan”
ma se ‘l pianze opur se ‘l ciama
sempre parla in italian.
Al bambin apena nato
i ghe insegna “majco moja”
ma la lengua se ghe imbroia,
“mama, mama” el torna a dir.
E sui banchi della scola
se fadiga e no s’impara
nela lingua la più amara
ben più amara del velen.
Lasè pur che i canti e i subi
e che i fazi pur afronti
nela patria de Bajamonti
no se parla che italian.
********
EL “SI” - COME SE CANTA A SEBENICO
Lasè pur che i canti e i subi
e che i beva pur asego
nela patria de Tomaseo
no se parla che italian
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EL “SI” - COME SE CANTA A TRIESTE
Lasè pur che i canti e i subi
e che i fazi pur dispeti
nela Patria de Rossetti
no se parla che italian
********
EL “SI” - COME SE CANTA A ZARA
Lasè pur che i canti e i subi
e che i fazi pur la spia
nela Patria de Paravia
no se parla che italian
********
VA IN MALORON 
E le mule zaratine… va in maloron! 
Le xe proprio un tipo fino… va in maloron! 
Le te offri el maraschino… va in maloron! 
E el tabaco de quel bon!
Va in maloron, va in maloron, va in maloron, le sartorelle
Va in maloron, va in maloron, va in maloron col suo paron!
E le mule polesane… va in maloron, 
le te sgnaca tutto in fora… va in maloron, 
le te gioga alla mora… va in maloron, 
a tressette e a briscolon!
Va in maloron, va in maloron, va in maloron, le sartorelle
Va in maloron, va in maloron, va in maloron col suo paron!
E le mule fiumane… va in maloron, 
le cammina passo passo … va in maloron, 
con la "strussa" sotto il brasso … va in maloron, 
ogni tanto le ghe mola un morsigon!
Va in maloron, va in maloron, va in maloron…
E le nostre belle mule… ostregheta! 
le va tutte in bizicleta… ostregheta! 
E per fare la curva streta… ostregheta! 
Le finisse tutte quante in un buron!
Va in maloron, va in maloron, va in maloron…
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VAL PIÙ UN BICER DE DALMATO
AUDIO MIDI IN http://www.bdp.it/~tsmm0001/cielotrieste/ (cliccare tasto MUSICA)
Val più un bicer de Dalmato
che l'amor mio,
che l'amor mio,
che mi tradisce.
No vojo amar più femmine
perché son false,
perché son false
in t'el fare l'amor
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LA VECIA BATANA DI ROVIGNO
Sta viecia batana 
cun quatro paioi 
meî pioûn ch'i la vardo, 
pioûn ben i ga vuoi. 
Oûn rimo zì coûrto, 
quil'altro ligà, 
ma poûr cu la fiaca 
avanti la và! 
I siè la zì longa 
da qua feînt'in là, 
par meî la zì oûn rigno: 
lasimala stâ! 
Sta viecia batana 
cun quatro paioi 
meî pioûn chi la vardo, 
pioûn ben i ga vuoi. 
Da sira o su l'alba, 
cu suna miteîn 
i ciugo oûn paneîto 
e oûn quarto da veîn. 
I 'ugo cantando 
na viecia canson 
e i calo li arte 
cu zì la stagion! 
Li ride, li nasse, 
li tieste cul sal; 
d'agusto a satenbro 
sa ciù el parangal. 
Sta viecia batana 
cun quatro paioi 
meî pioûn chi la vardo, 
pioûn ben i ga vuoi. 
E quando stu fondo 
da pissi 'l zì pien, 
vardìla ch'aligra 
ca in puorto la ven! 
Ma quando ch'i turno 
cul muzo sbassà, 
sta viecia batana 
ca pian ca la và...! 
Mi sì i ma racuordo 
bei tenpi, fardai, 
ca trate nu gira, 
nu gira farai! 
Sta viecia batana 
cun quatro paioi 
meî pioûn chi la vardo, 
pioûn ben i ga vuoi.

CANZONI FIUMANE
DIME RITA (1906)
GAVEMO L’AQUILA (1908)
LA XE CUSSI (1910)
DIFENDELA (1913)
EL TRICOLOR (1923)
EL MIO GIARDIN (1911)
LA MIA PERLA (1899)
SON TABACHINA (1907)
TRAM FIUMAN (1907)
CHI SEMO NOI (1910)
NINNA NANNA NOSTALGICA (1956)
VIVA S. VITO - INNO CIVICO POPOLARE (1901)
EL MIO FIOR (1901)
SANGUE FIUMAN (1904)
SORA EL QUARNERO (1904)
COR DE PLEBE (1905)
INDEFICIENTER (1907)
LA SARTINA (1908)
LA TABACCHINA (1909)
CIARO E SCURO (1910)
BACOLI (1910)
LA MARGHERITA (1910)
LE BELLE SARTORELLE FIUMANE (1892)
ANDEMO AL COMUNAL (1897)
LETTERA A FIUME (1956)

DIME RITA (1906)
(Grazie alle correzioni del cyberamanuense Furio Percovich)
AUDIO (completo): DIME RITA
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Quando argento zo piove la luna
sora i tremuli flutti del mar,
e che tutta de stele la bruna
quieta note se vede brilar.
Quando soto el soriso del cielo
che l'inverno non riva imbrociar,
se distende un bel candido velo
zo dai monti a la riva del mar.
Quando spiega la nostra bandiera 
dala Tore el suo bel Tricolor,
che xe prova de fede sincera 
che ne stringe in un patto d'amor.
(Ritornello)
Dime Rita, no xe una beleza 
el Quarnero e un amor, un incanto,
che te sveia nel seno un'ebrezza 
che dal cor te fa scioglier un canto?
Cantime Rita, cantime bela,
nela soave, dolce favella
che xe l'orgoglio de ogni Fiuman, 
cantime Rita in Italian !
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GAVEMO L’AQUILA (1908)
(Grazie alle correzioni del cyberamanuense Furio Percovich)
AUDIO (completo): GAVEMO L'AQUILA
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Gavemo l'Aquila
lá su la Tore, 
che le signore
gá regalá .
Gloriosa e splendida, 
con l'ala tesa
pronta a difesa 
dela zitá.
Coi oci ardenti
maestosa e altera
se impone fiera
sopra el stranier.
Custode vigile
del nostro idioma
la mira Roma
oltre el Quarner !
O grande Aquila
un patrio afeto,
palpita in peto 
d'ogni Fiuman !
E dighe ai popoli
anche lontani
che quá i Fiumani
parla Italian !
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LA XE CUSSI (1910)
AUDIO (completo): LA XE CUSSI'
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Lassè che i... stupidi
Pianti tabele
Per dir che Fiume
No ne apartien,
tuto xe inutile!...
Sconder le stele
Non se pol miga,
Capirè ben!
Che zighi e brontoli
Pur el governo
Che ‘l ne combata
Come ghe par.
Magari i fulmini
Del padre eterno
A casa propria
Se pol sfidar!
Fiume xe nostra,
credeme fioi,
la piazza Dante
parla per noi.
E se per caso
Non la capì
Nessun ga colpa:
la xe cussì.
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DIFENDELA (1913)
AUDIO (completo): DIFENDELA
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Semo fioi de questa tera,
nati all’ombra de San Vito,
questa lingua con diritto
se la femo rispetar.
E se poi questa bandiera
A qualcun ghe xe molesta,
che '1 se levi pur de testa
de volerla profanar!
Se gavemo 'n do contrasti
Sempre quei però restemo
Tra fradei no ghe bademo
A ste piccole quistion.
Ma se inveze zerti impiastri
Qua caladi cola bora,
tenta ciorne la parola,
che le demo per da bon!
Questa case e sti giardini,
sto bel ciel, la piaza Dante,
Ste contrade tute quante,
le xe nostre fin al mar,
rassegneve moscardini
che italiani moriremo,
vecio simbolo gavemo,
sto glorioso Arco roman!
Difendela, difendela
Questa lingua come el pan.
Perché Fiume la xe bela
Fin che tuto xe italian!
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EL TRICOLOR - SIAMO UN FASCIO DI ITALIANI (1923)
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Semo un fascio de italiani
Degni fioi de questa tera,
dove sbate la bandiera
che ne stava sempre in cor!
La bandiera che i fiumani
Ga piantado s'b'n San Vito,
con la forza del dirito,
con speranza, fede e amor!
Sangue nostro ga bagnado
queste strade e sti confini
che DAnnunzio e legionari
alla Patria ga salvà.
El foresto, calpestado
Ga fin tropo questa tera,
mal xe andado
e sta bandiera
più nissun la calarà.
Sbati, sfida vento e piova
benedeto tricolor,
porta a Fiume vita nuova
porta sempre novo ardor!
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EL MIO GIARDIN (1911)
AUDIO (completo): EL MIO GIARDIN
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Nel giardini dove son nata,
nasce '1 bianco fiordaliso
e le fragole fra l'erba,
come fosse un paradiso.
La mia lingua xe italiana,
tuta basi e legiadria
col'accento suo gentile,
le xe proprio un'armonia.
Se parlar podesse i fior
Altra lingua no’i vorìa,
chè più dolce no'trovasse
né più cara de la mia.
Xe quel "SI" soave tanto
Come un boccolo de rosa,
voio dirla fin che moro
questa nota deliziosa.
Una lingua così bela
Mamma mia me ga insegnà
Per cantar de la mia patria
Le sue glorie d'ogni età.
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LA MIA PERLA (1899)
AUDIO (completo): LA MIA PERLA
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Mi proprio per sta perla
Ve digo, vado matto,
la festa per vederla
me tiro su a Tersato.
Se sente le campane
Del Domo e del San Vito,
in fondo al mar lontane
do barche fila drito...
Xe un quadro, un panorama
El monte, el ciel, el mar.
Dizeme, chi no l'ama
sta tera e sto Quarnar.
Xe un quadro,
ze un incanto
Veder el mar, el pian.
E cola tosa intanto
cantemo in italian.
Cantemo quei bei canti
Che i veci n'à insegnà,
che avemo in cor costanti
che i fioi ne cantarà.
Mi adoro questa Perla
Bagnada dal Quarner,
la festa, per vederla
me tiro al Belveder,
e de lassù la vardo
con ocio inamorà:
Quel ciel no xe bugiardo,
nessun lo cambierà.
Co la morosa al fianco
Pieni de bon umor,
sentadi là s'un banco
se ciacola d'amor...
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SON TABACHINA (1907)
AUDIO (completo): SON TABACHINA
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Son fiumana tabacchina
E me piase el mio mestier
Ma el lavor de spagnoleti
No xe solo el mio pensier...
Mi so ben che non son bruta
E me piase far l'amore,
mi me piasi i mustacceti
che fa batere el mio cor.
Sarò rozza e senza scola
Ma una lingua so parlar,
quela nostra, quela sola
che fa ognuno inamorare.
Son modesta e povereta
E me lasso corteggiar
Da bei cocoli spuzeti
Che i promete el monte e mar.
Mando al diavolo, all'inferno
Ne ghe posso perdonar,
Chi che brama, chi che tenta
La mia lingua e bistradar.
Sarò rozza e senza scola
Ma una lingua so parlar,
quela nostra, quela sola
che fa ognuno inamorar.
Son prudente e giudiziosa
e non voio in tram andar,
mi go cara la mia vita
che non posso assicurar.
Son fiumana e birichina
e me godo nel scottar
che l’abuso e la violenza
andrà presto a terminar.
Sarò rozza e senza scola
Ma una lingua so parlar,
quela nostra, quela sola
che fa ognuno inamorar.
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TRAM FIUMAN (1907)
AUDIO IN (erroneamente denominato L'aquila): http://www.leganazionale.it/fiume/fiume.htm 
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Nineta, ascoltime
no aver paura,
nel tram, sicura
ti pol andar.
I antichi scrupoli
lassa da parte,
le vecie carte,
se pol sbregar.
El sol medesimo,
col suo bel ragio,
ghe da coragio,
ghe da morbin.
Ogi sto tranvai
Xe nostro amico
E 1 ódio antico
Deve aver fin.
Nel tram autonomo,
ve assai più gente,
e la corente
no ferma più
Nineta, guardilo
Come che ‘l cori.
Poveri e siori,
fila con lu.
El tram elettrico
No l'xe più un mostro
Ogi, el xe nostro,
Tuto fiuman
Ogi, el va libero
Senza più intoppi
Dal ponte ai Pioppi,
Col suo: dan, dan.
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CHI SEMO NOI (1910)
AUDIO (completo): CHI SEMO NOI
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
L'Arco, le lapidi
de zita vecia
(zerti no sente
de questa recia)
xe sacre pagine
de storia nostra,
che le dimostra
chi semo noi.
E la divina musica
del nostro bel dialetto
la dixe ciaro e neto
sta grande verità!
Simili pagine,
no ghe xe verso,
no se sbagazza,
xe un tempo perso...
Le sfida i secoli
Per dighe tondo
A tuto el mondo
Chi semo noi.
E ‘l ciel, el nostro limpido
cielo, che par d'Oriente
cossa... no dixe niente
per noi, per la città?
E quando i popoli
tuti se inchina
a sta superba
stirpe latina
pol la politica
(penseghe fioi!)
dirne... che noi
non semo noi?
Chi semo? Fin lo mormora
El nostro bel Quarnero:
Cascasse, ‘l mondo intiero
Nessun ne cambierà!
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NINNA NANNA NOSTALGICA (1956)
AUDIO (completo): NINNA NANNA NOSTALGICA
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Là nell’Australia mentre tutto tace,
una mammina veglia il suo piccino,
egli non dorme ancora e in quella pace,
la ninna nanna canta a lui così…
Se ti farà la nanna,
e ti me dà la man,
te porterà la mamma,
lontan lontan lontan!
Xe la zità più bela,
col suo celeste mar,
xe Fiume tanto cara, 
d’improvviso la te appar…
Bianco un vol
va dal Porto al sol,
e la cripta de Cosala,
se ghe unissi quasi al ciel…
Bambin,
xe Fiume nostra,
sta splendida zità,
xe Fiume tanto bela
che devi sempre amar!    
********
VIVA S. VITO - INNO CIVICO POPOLARE (1901)
Viva San Vito! Echeggino
giulivi i nostri canti;
Fiume per i suoi Santi
serba alto affetto in cor.
Per Essi, amanti e vigili
del nostro gentil nido,
splende dal colle al lido
la Perla del Quarner.
Sangue dei nostri martiri,
caldo su noi discendi
nei petti nostri accendi
di patria il sacro ardor.
Vito e Modesto
trofei di gloria,
di nostra storia
vanto e splendori
protetta all'egida
del Vostro nume,
la nostra Fiume
s'eternerà.
********
EL MIO FIOR (1901)
Co la bianca coroncina,
su la testa bionda d'oro.
Ti par proprio 'na regina,
ti tra i fiori el più gentil.
Col to aspetto za ti porti.
El contento, l’alegrezza,
col to nome ti conforti
d’aver fede nel destin!
Le putele a ti le afida
L’ansie e i palpiti del cor,
le te interroga e confida
in segreto el loro amor.
E nei zorni po de festa,
co le vol parer più bele
le se adorna el sen. la testa
co ti, caro fior gentil.
E i tosati su l’ochielo
i te porta come emblema 
perché ti fra i fior ti xe quelo
Che più forte parla al cor.
No ghè simbolo più puro
Più simpatico, eloquente,
No legame più sicuro
Per chi dixe el dolce sì!
E per questo mi te adoro
Fior gentil, grazioso e caro;
co riposo e co lavoro
qua te tengo sora el sen
perché sapia el mondo intero,
che anca qua, su questi lidi,
proprio in fondo a sto Quanero,
no se parla che italiani
Ti xe el fior della mia vita
To, nà un baso, caro fior.
********
SANGUE FIUMAN (1904)
Son fiumana sangue puro
Son mattona de cor bon
Ma ai sfazadi muso duro
So mostrar. se go ragion.
E no voio un signorotto
Che per mi no va lo so
Ben per questo ciaro e neto
Mi in fiuman ghe digo "ai no".
Son fiumana e no m'importa
S ánca lussi mi no go
No son gobba, no son storta
Dunque sposo trovarò.
Ma no voio un signoreto
Che per mi no va lo so
Ben per questo ciaro e neto
Mi in fiuman ghe digo "ai no".
Son fiumana me ne vanto
Carneval me voio spassar
Divertirme tanto e tanto
E più d'un far bazilar.
Ma no voio un signorotto
Che per mi no va lo so
Ben per questo ciaro e neto
Mi in fiuman ghe digo "ai no".
Sonn fiumana e la mia Fiume
Più che tuto voio amar
Mi l'adoro come un nume
Col suo Corso, tore e mar.
Ma no voio un signorotto
Che per mi no va lo so
Ben per questo ciaro e neto
Mi in fiuman ghe digo "ai no"
Son fiumana e dunque fina
Scegliarò come convien
Esser voio la sposina
D'un che m ábbia voler ben.
Ma no voio un signorotto
Che per mi no va lo so
Ben per questo ciaro e neto
Mi in fiuman ghe digo "ai no".
Son fiuman e ja no più
Che un par mio voio trovar
Che da Fiume el sia anca lu
Ch él sia bon de lavorar.
Mi no voio un signoreto
Ecco quel che voio mi
Solo a un tal mi ciaro e neto
Che dirò in fiuman "ai no".
********
SORA EL QUARNERO (1904)
Che gusto con Nineta
Sbrissar fra zielo e mare
E sora l'acqua queta
Liberi smorosare.
Che gusto, la no visti
Zurarse eterno amore,
senza pensieri tristi
senza dolori in core.
Vien, Nina el sol se sconde
Sirio za sluse in zielo,
vien, che lù, sora l’onde
tuto me par più belo.
Vien comi bela bruna
Sul mar a spasizare
Che al chiaro de la luna
Za se inarzenta el mare.
Eco la luna sluse
Sul nostro bel Quarnero
Mille armonie confuse
Va fino al Gran Caldiero
Nu'ziti se basemo
E Bepo no'fa casi,
se fra el rumor del remo
el sente i nostri basi.
Xe nata la mia Nina
Da la schiuma del mar...
E ghe ga dà un ondina
La boca per basar.
********
COR DE PLEBE (1905)
AUDIO (completo): COR DE PLEBE - 1905
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Go quatro strazze e un cor
Che fa, tic, tac, in sen.
Me piase far l'amor
E balo ben.
Voio qualche moscardin
Me spasso el Carneval
Ciassando con morbin
Al Comunal.
Son nata a San Micel
El sangue go fiuman
Me piase el mare, el ciel,
l’Arco Roman.
Ze più che natural.
Se proprio noi i me va 
Quei che vol far del mal.
A sta cità!
Con Toni el barcarol
Andar bel in mar,
quando tramonta el sol
a smorosar!
E la lontan, lontan...
Sora el so cor posar,
La bionda testa pian
E poi sognar!
Soto la mascara
Rido de cor
Ziveto, circolo
E giuro amor!
********
INDEFICIENTER (1907)
Da tanto tempo - là sula tore
Ghe stava el stemma - de la cità,
Ma un bruto giorno - non se sa come,
via dela tore - el xe svolà!
Qualchedun dise - che certi Siori
De far un tanto - lo ga obligà.
Altri poi dise - che l'era vecio
E presto in tochi - sarìa andà
E che in museo - el dorme in paxe
El suo riposo - ben merità,
Che sula zima - de quela tore
L'indeficienter - mai più sarà!
Ve garantisco - care putele
Tanta malora -poi non sarà, 
Le nostre siore - Fiumane bone,
a un novo stemma - ga za pensà!
Lassè che i dighi - e pur che i ciacoli
Che un nuovo stemma - no se farà...
Non più de fero - ma d'alluminio
Cambiadi i tempi -gusto cambià!
oggi un governo -' doman un altro,
per questo el mondo - non finirà.
Lassè che i dighi - e pur che i circoli
Che veri autonomi -più non sarà...
Non steghe creder - xe tutte flocce
L'aquila nostra - ritornerà!
********
LA SARTINA (1908)
Su e zo pel Corso - elegantina
Come una stela - come un amor!
Fingendo furba -poca atenzion
Ai mile sguardi - d'amirazion
E seria seria - la passa avanti
Giustando un nastro - metendo i guanti,
Tutta al moda - sempre un splendor
Come una stela - come un amor!
Quando a la banda - la va de festa
Un fioco rosso - la mete in testa
Cravatta giala cotòlo blù
E la bandiera - xe fata su!
E cola parla - el suo dialetto
La par davvero - un angioletto.
Tuti la stima -per oro bon,
la xe una rosa - la xe un bombon!
La sartina co la lavora
La se punge su la man,
quel bel sangue che ghe core
tutto sangue xe fiuman
********
LA TABACCHINA (1909)
De mestier son tabachina
Poverina e laboriosa
Ma la vita assai noiosa
Me la sento al imbrunir.
De matino fino a sera
Me sacrifico la vita
Per alogiar in una sofita
Quel xe tuto el mio gioir.
Co sona la campana
Me levo el traverson,
la scufia camufada
la buto in un canton!
********
CIARO E SCURO (1910)
Moreta, vestite la blusa nova,
vien su a Drenova, che xe bon vin
Su, l’aria libera respiraremo
E canteremo con gran morbin.
Da quela splendida alta colina
La vista core lontan sul mar...
Xe un quadro magico, quando che inclina
El sol al monte tramontar.
La luze elettrica, viva brilante,
in piazza Dante, fa ciaro assai...
su ghe xe, credime, ferai e tanti
Ma... tuti quanti xe dismorzai.
E per due anime inamorade,
non val le strade con gran ciaror,
moreta, fidite, col cor sicuro,
che gol el scuro per far l'amor.
********
BACOLI (1910)
Son fiuman e me ne vanto,
Parlo e canto in italiani
ma son come siora Beta:
lingua scieta e cuor in man.
E ghe rido in muso a tanti
Sempre in guanti e in ocialin
Che sta Fiume i se spartisse,
se capisse... a tavolini
Co li sento: zigo Bacoli!
Son fiuman e fiuman resto
Lasse pur fioi mii che i ciacoli
De cambiarne in quel o in questo.
E dixeghe a quei che critica:
Go nel cor sto mar, sto ciel.
no xe barba de politica
Che me fazzi cambiar pel!
Za savè che certi mati
Vol croati, anche i ferrai
E che altri sto paese
Fa ungarese... sui giornai.
Ma lassè che i fazzi gheto,
finché in petto batte un cor.
I starà disendo: Foia...
Co la voia... e col brusor!
********
LA MARGHERITA (1910)
Gigeta! Guardilo sto bel fioreto,
che go raccolto proprio per ti;
da brava spuntilo svelta sul petto
Sto fior xe simbolo sacro del "Si".
El nome magico de Margherita
Sta in fondo l'anima d'ogni fiuman;
xe un nome simbolo de luce e vita
dove la gente parla italiani
Gigeta, puntila svelta sul peto
Sta Margherita, sto caro fior;
per pegno, tegnilo, nel nostro afetto
del nostro tenero, sincero amor.
Sto fior, a l'anima, te parla tante
Belezze tenere, piene de amor,
sto fior, l'idioma sacro de Dante
Te parla a l'anima, te parla al cor.
******** 
LE BELLE SARTORELLE FIUMANE (1892)
AUDIO (completo): LE BELLE SARTORELLE - 1892
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
Quando che vado in Corso
No so dove guardar:
Ghe xe quei bei visetti
Che me fa bazilar.
Belle le xe e modeste
Tutti le sta a guardar,
ed elle serie, serie
le va senza badar.
Le xe gentili e care,
Le guarda el proprio onor
Ghe piasi a far figura
Coi frutti de lavor.
 Le nostre sartorelle
Finìo de lavorar
Le gira un poco in Corso
Il fresco a respirar.
 Viva le sartorelle,
Fiori del nostro mar,
Tutti per loro spasima
Nessun le pol toccar.
 Le xe gentili e care,
Le guarda el proprio onor
Ghe piasi a far figura
Coi frutti de lavor.
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ANDEMO AL COMUNAL (1897)
AUDIO (completo): ANDEMO AL COMUNAL - 1897
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
 Senti Nineta cocola
L'amor ze una gran cosa,
el smagna, l'scalda 7 stuziga
in sin che se se sposa.
Sposarse, Maria Vergine,
la xe una bruta cosa.
Lassa da parte i scrupoli
E vien con mi a balar,
sì lassa da parte i scrupoli
e andemo al Comunal!
 Al Comunal se tran
la la la la
Vien con mi al Comunal...
 E se to mare brontola
No staghe sa badar,
dighe che el tempo passa
ma che nol sa tornar.
Dighe che tuto un anno
Xe solo un carneval.
Lassa da parte i scrupoli,
e vien con mi a balar,
sì lassa da parte i scrupoli
e andemo al Comunal.
Al Comunal se tran
la la la la
Vien con mi al Comunal... 
******** 
LETTERA A FIUME (1956)
AUDIO (completo): LETTERA A FIUME - 1956
(2004: tratto da RACCOLTA CANTI POPOLARI FIUMANI. E' possibile procurarsi il CD completo di 35 canzoni,  presso la Lega Nazionale -Sez. di Fiume-, Via Donota 2, 34121 TRIESTE, Telefono-fax 040365343. Email: informazioni@leganazionale.it)
O cara Fiume mia che sei lontana
Ti scrivo questa breve letterina,
e mentre scrivo mi trema un po' la mano,
pensando a te che sola
sperduta in altro cielo
ti trovi ancor perché?
Ho preso dieci al tema stamattìna,
e il tema non parlava che di te...
Leggendolo commossa la maestrina
Piangeva insieme a me...
Tu puoi comprender
Il grande mio dolor...
Io piango nel pensare che tu,
non puoi tornare nel Patrio suol...
Mi devi credere, la notte sogno te...
mi sveglio e un tuo quadretto
rivedo accanto al letto, vicino a me...
Stenda il buon Dio la Sua mano
dal Golfo al Carnaro
e ti protegga ognor...
Voglia che queste parole
le possa esaudire
dal Regno Suo d'amor... 
Non so più viver e tu lo sai perché...
E’ triste attendere...
Ma il mio cuore d'italiana
che vuol tanto bene a te,
sa che un’ora non lontana
sarai nostra, nostra ancor!
Han detto il mio papà e la mammina
Che un giorno torneremo in quella casa
E compreranno per me che son piccina,
fra tante cose belle,
la bambola più bella
col nastro tricolor...
Ma se domani mi daranno a scuola
Un tema sul ritorno alla realtà
Di quel gran giorno ancora
la tua figliola Parlare non potrà...
Tu puoi comprender
Il grande mio dolor...
Io piango nel pensare che tu,
non puoi tornare nel Patrio suol...
Mi devi credere, la notte sogno te...
mi sveglio e un tuo quadretto
rivedo accanto al letto, vicino a me...
Stenda il buon Dio la Sua mano
dal Golfo al Carnaro
e ti protegga ognor...
Voglia che queste parole
le possa esaudire
dal Regno Suo d'amor... 
Non so più viver e tu lo sai perché...
E’ triste attendere...
Ma il mio cuore d'italiana
che vuol tanto bene a te,
sa che un’ora non lontana
sarai nostra, nostra ancor!
O Fiume mia
i tuoi fratelli ancora ti salutano
e pregano il Signore
che vegli sulla tua felicità...

CANZONI POPOLARI VENETE
MARIETA, MONTA IN GONDOLA
CARA MAMA
CARO 'L ME TONI
COME SE FA
aggiungere: 
LA BIONDINA IN GONDOLETA: http://www.sosimpresa.com/cgi-bin/italiancdstore/php/view_artista.php?VENEZIA

MARIETA, MONTA IN GONDOLA
Lui: Marieta, monta in gondola che mi te porto al Lido! 
Lei: Mi no che non me fido ti è massa un impostor ... 
Lui: Cossa te disi, cocola? perché ta quel boscheto. 
Lei: Ti m'ha scrocà un baseto per pizzegarme el cuor.
Lui: E tiche-tiche-ti ... ti te disi "no" 
ma mi so' che te bate el cuore 
Tiche-tiche-ta ... anca lu' Io sa 
che a Venessia l'amor se fa 
... in gondoleta ...!
Lei: Digo no ... no ghe vegno no!!! 
Co sto afar del sì e del no 
moleghe un ponto ... moleghe on ponto. 
Co sto afar del sì e del no
molè on ponto tutti dò ...!
Lui: Ma varda che spettacolo.. la luna xè d'argento ... 
Lei: No far del sentimento ... cossa te voi mi sò ... 
Lui: Sora le tonde cupole, svola le colombelle ... 
Lei: E ... zònteghe pur le stelle -- ma non me fido, no ...!
Lui: Va ben, va ben, finimola…mi ciapo 'naltra strada. 
Lei: Te fa una balossada, no so se te convien ... 
Lui: Me sercarò Felisita per farte un bel dispeto 
Lei: Mi no che no permeto... perché ... te vojo ben...!
E tiche-tiche-ti ... ti te disi sì
... anca mi si me bate el cuore.. 
Tiche-tiche-tà ... che felisità ... 
a Venessia l'ama se fa ...! 
... in gondoleta ... in gondoleta 
... in qondoleta ... te darò un basin!
********
CARA MAMA
1. Cara mama, mi vòi Toni 
perché 'l Toni l'è 'l più belo; 
da 'na banda 'l g'ha 'l capelo 
e da l'altra rose e fior.
2. Cara mama, mi vòi Toni, 
perché 'l Toni l'è 'n bel puto; 
quel che 'l ciapa, 'l magna tuto 
e cosi farò anca mi.
3. Cara fiòla fa giudizi, 
zerca 'n puto pù de sesto: 
mi me par che quel foresto 
en poc meio 'l sia per ti.
4. Cara mama, me stupisso 
e scusème, se ve 'l digo; 
con foresti no me intrigo, 
un paesan mi vòi per mi.
********
CARO 'L ME TONI
1. Caro 'l me Toni sta' su alegher
te se un bel négher in verità.
2. Se mi sun negher cosa me importa
su la mia porta comandi me.
3. Su la mia porta sul mio cancello
l'amor più bello me capitò.
4. M'è capitaa 'na bella mora
la farò sposa 'sto carneval.
5. 'Sto carnevale, 'sto san Martino
se l'è destino ci sposerem.
6. lo chiederemo al sior curato
se l'è peccato fare l'amor.
7. Con quelle belle non è peccato
con quelle brutte è carità.
********
COME SE FA
Come se fa, come se fa 
quando la vedo mi reste 'ncantà! (2v.)
1. La g'ha 'n naso a pero cotogno 
pien de sbrufoi, de vermi e de entrighi 
e ghe nasse perfino dei fighi 
qualche nespolo e qualche melon.
Come se fa, come se fa…
2. La gà do recie che pare do vele 
e do vele de barca a timon 
e co tira 'na bava de vento 
la te pianta un gran rebalton.
Come se fa, come se fa ...
3. La g'ha 'na boca che par 'na botega 
'na botega 'n do i vende el carbon 
la g'ha i denti che pare 'na sega 
tutti marzi e nessuno de bon.
Come se fa, come se fa...
4. La g'ha 'na testa che par 'na foresta 
e i cavei che pare sparzele 
e ghe nasse a fiore de pele 
qualche grosta de pan brustolà.
Come se fa, come se fa ...
5. La g'ha 'n ocio che varda a levante 
e quell'altro ch'el varda a ponente 
e la dise che vede la zente 
anca quando no ghe più nessuno.
Come se fa, come se fa.

CANZONI POPOLARI MILANESI
MADONINA
STORNELLI DI PORTA ROMANA

MADONINA
AUDIO MIDI IN http://web.tiscali.it/ana-magenta/suonerie.htm
1. A disen la canzon la nass a Napuli
E certament g'haan minga tutt'i tort
Surriento Magellina tutt'i popoli
I avraan cantaa almen on million de volt.
Mi speri che se offenderaa nissun
Se parlom un cicin anca de nun.
O mia bella Madonina, che te brillet de lontan,
tuta d'oro e piscinina ti te dominet Milan.
Sotta a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man.
Tut el mond a l'è paes a s'emm d'acord
ma Milan l'è on grand Milan!
Canten tucc:"Lontan de Napòli se moeur"
ma poi vegnen qui a Milan
2. Adess gh'è la conzoon de Roma magica,
de Nina er Cupolone e Rugantin.
Se sbatten in del Tever, roba magica
Esageren, me par on cicinin.
Sperem che venga monga la mania
De mettes a cantà: "Malano mia!".
O mia bela Madonina…
(per finire)
Sì, vegni senza paura
Nom ve slongaremm la mano
Tutt el mond a l'è paes, e s'emm d'accord,
Ma Milan, l'è on gran Milan.
********
STORNELLI DI PORTA ROMANA
Porta Romana bella, Porta Romana.
Ci son le ragazzine che te la danno.
Ci son le ragazzine che te la danno,
prima la buonasera, e poi la mano.
E gettami giù la giacca ed il coltello,
che voglio vendicare il mio fratello.
Che voglio vendicare il mio fratello.
Gettami giù la giacca ed il coltello.
In via Filangeri c'è una campana,
ogni volta che la sona l'è una condanna.
Ogni volta che la sona l'è una condanna.
In via Filangeri c'è una campana.
Prima feceva il ladro, e poi la spia.
e adesso è delegato di polizia.
E adesso è delegato di polizia.
prima feceva il ladro, e poi la spia.
E sette sette sette fanno ventuno,
arriva la volante, non c'è nessuno.
Arriva la volante, non c'è nessuno.
E sette sette sette fanno ventuno.
La via di S. Vittore l'è tutta sassi.
L'ho fatta l'altra sera a pugni e schiaffi.
L'ho fatta l'altra sera a pugni e schiaffi.
La via di S. Vittore l'è tutta sassi.
Tre cose al mondo cho non si scordano
la gioventù, la mamma, e il primo amore.
La gioventù la passa, la mamma muore,
resta la fregature del primo amore.
Porta Romana bella, Porta Romana,
Ci son le ragazzine che te la danno.
Ci son le ragazzine che te la danno,
prima la buonasera, e poi la mano.

TOSCANE
  
PORTA UN BACIONE A FIRENZE
MATTINATA FIORENTINA
IL TRESCONE
LA STRADA DELL'AMORE
L'UVA FOGARINA
LA MARIANNA
AMOR DAMMI QUEL FAZZOLETTINO
LA TRECCIA BIONDA
GLI SCARIOLANTI 

  
PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Partivo una mattina co'i' vapore
e una bella bambina gli arrivò.
Vedendomi la fa: Scusi signore!
Perdoni, l'è di' ffiore, sì lo so.
Lei torna a casa lieto, ben lo vedo
ed un favore piccolo qui chiedo.
La porti un bacione a Firenze,
che l'è la mia città
che in cuore ho sempre qui.
La porti un bacione a Firenze,
lavoro sol per rivederla un dì.
Son figlia d'emigrante,
per questo son distante,
lavoro perchè un giorno a casa tornerò.
La porti un bacione a Firenze:
se la rivedo e' glielo renderò.
Bella bambina! Le ho risposto allora.
Il tuo bacione a'ccasa porterò.
E per tranquillità sin da quest'ora,
in viaggio chiuso a chiave lo terrò.
Ma appena giunto a'ccasa te lo mgiuro,
il bacio verso i'ccielo andrà sicuro.
Io porto il tuo bacio a Firenze
che l'è la tua città
ed anche l'è di me.
Io porto il tuo bacio a Firenze
nè mai, giammai potrò scordarmi te.
Sei figlia d'emigrante,
per questo sei distante,
ma stà sicura un giorno a'ccasa tornerai.
Io porto il tuo bacio a Firenze
e da Firenze tanti baci avrai.
L'è vera questa storia e se la un fosse
la può passar per vera sol perchè,
so bene e'lucciconi e quanta tosse
gli ha chi distante dalla Patria gli è.
Così ogni fiorentino ch'è lontano,
vedendoti partir ti dirà piano:
La porti un bacione a Firenze;
gli è tanto che un ci vò;
ci crede? Più un ci stò!
La porti un bacione a Firenze;
un vedo l'ora quando tornerò.
La nostra cittadina
graziosa e sì carina,
la ci ha tant'anni eppure la un n'invecchia mai.
Io porto i bacioni a Firenze
di tutti i fiorentini che incontrai.
********
MATTINATA FIORENTINA
AUDIO IN: http://www.capurromrc.it/acetato/indexacetato.html
AUDIO IN: http://www.exordio.com/1939-1945/Sounds/HitParadeITA.html
È primavera ... Svegliatevi bambine.. 
Alle Cascine, messer Aprile fa il rubacuor ... 
E a tarda sera, madonne fiorentine 
quante forcine si troveranno sui prati in fior
Fiorin di noce ... 
C'è poca luce, ma tanta pace ... 
Fiorin di noce ... C'è poca luce! 
Fiorin di brace, 
Madonna Bice non nega baci ... 
baciar le piace, che male c'è? 
E' primavera ... Svegliatevi bambine. 
Alle Cascine, messere Aprile fa il rubacuor ...
È primavera ... Che festa di colori! 
Madonne e fiori tentaste il genio 
d'un gran pittor! 
E allora, a sera, fiorivano gli amori, 
gli stessi amori che adesso intrecciano 
i nostri cuor!
Fiorin dipinto... 
S'amava tanto nel quattrocento... 
Fiorin dipinto... S'amava tanto! 
Fiorin d'argento, 
Madonna Amante le labbra tinte 
persin dal vento si fa baciar! 
E' primavera... Che festa di colori! 
Madonne e fiori... Trionfo eterno 
di gioventù!
********
IL TRESCONE
AUDIO IN http://www.berrettini-pancrazi.com/fratta/balli_e_canti/balli.htm
Svegliatevi dal sonno o' briaconi
Che giunta l’è per noi la gran
cuccagna
S’ha da mangiar de' polli e de'
piccioni
E ber del vin che vien dalla
campagna
E la Menica con il cembalo,
la frullana la suonerà (2volte)
Addio Carola - Carola addio
Sarà de nostri anche Beppin del
noce
E detto gli ho che porti l'organino
N’ha compro giusto uno a sette voce
Lo fa cantar che sembra un cardellino
Gli è un tremoto gli è un accidente
tutti i versi li sa far (2volte)
Addio Carola - Carola addio
Avevo anche invitato il sor dottore
Perché anche lui venisse al
ritrovato
Ma ha mandato a dir pel servitore
Che gli è nel letto tutto ammalazzato
Gli’ è in cucina co' la su serva
ad aiutarla a risciaquar (2volte)
Addio Carola - Carola addio
S'ha da invitare pure il sor Priore
perchè intervenga al nostro ritrovato
ma ci ha mandato a dir dal servitore
che stà nel letto tutto ammalazzato.
Rit. L'è in cucina con la su serva
che l'aiuta a risciaquà,
l'è in cucina con la su serva
che l'aiuta a risciaquà,
Addio Carola - Carola addio
********
LA STRADA DELL' AMORE
AUDIO IN http://www.berrettini-pancrazi.com/fratta/balli_e_canti/balli.htm
La strada dell'amore va in salita
alle ragazze la palma dorata,
alle ragazze la palma dorata,
ai giovanotti la galera a vita.
RITORNELLO:
La mamma un vole, un vole, un vole
che io faccia l'amor con te,
ma vieni, amore,
quando la mamma un c'è.
Ho seminato un campo di carciofi,
giovanottino mi son bell' e nati,
giovanottino mi son già cresciuti
carciofi come te non son venuti.
RITORNELLO:
Ho seminato un campo d' accidenti;
se la stagione me li tira avanti,
se la stagione me li tira avanti,
ce n'è per te e per tutti i tu' parenti.
RITORNELLO:
A me mi piace il fischio del vapore,
perché il mio amore gli era macchinista,
perché il mio amore gli era macchinista:
mi buggerava e non me n' ero avvista.
RITORNELLO:
A me mi piaccion gli uomini moretti,
perche' moretto e' l'amore mio,
moretto lui, biondina sono io:
che bella coppia che ha creato Iddio.
RITORNELLO:
Ho seminato un campo di carote
te sei venuto e te le sei mangiate,
te sei venuto e te le sei mangiate
e t'è rimasto il giallo sulle gote.
RITORNELLO:
Il mio amore si chiama Renato
per lui mi butterei nel mare voto
per lui mi butterei nel mare voto
e sotto il treno quando e' già passato.
********
L'UVA FOGARINA
AUDIO SCARICABILE IN ZIP IN http://www.goldenweb.it/dir/indexmidi.php?cat=112
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din.
E com'è bella l'uva fogarina
e come è bella saperla vendemmiar
a far l'amor con la mia ibella
a far l'amore in mezzo al prà.
Filar lan vel filar
cusir non lo sa far
il sol de la campagna
il sol de la campagna
Filar lan vel filar
cusir non lo sa far
il sol de la campagna
la dis chel ghe fa mal?
Teresina imbriaguna
poca voia ed lavurar
la se tota una vestaglia
la ghà ancora de pagar.
E com'è bella l'uva fogarina
e come è bella saperla vendemmiar
a far l'amor con la mia ibella
a far l'amore in mezzo al prà.
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din.
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din
Diri rindindin
Diri rindindin
Diri rindindin, din, din, din, din.
********
LA MARIANNA
AUDIO SCARICABILE IN ZIP IN http://www.goldenweb.it/dir/indexmidi.php?cat=112
La Marianna la va in campagna
O Dio del ciel che fai fiorir le rose 
manda un marito a tutte queste tose 
la Marianna la va in campagna 
quando il sol tramonterà, tramonterà, tramonterà 
chissà quando, chissà quando ritornerà.
Bella è la rosa ma ancor di piú la viola 
la mia mogliettina sarà una campagnola 
la Marianna la va in campagna 
quando il sol tramonterà, tramonterà, tramonterà 
chissà quando, chissà quando ritornerà.
O giovanotto se vuoi fare all'amore 
lascia le bionde e piglia quelle more 
la Marianna la va in campagna 
quando il sol tramonterà, tramonterà, tramonterà 
chissà quando, chissà quando ritornerà.
Ma brune o bionde facendo all'amore 
le ragazzine ti ruberanno il cuore 
la Marianna la va in campagna 
quando il sol tramonterà, tramonterà, tramonterà 
chissà quando, chissà quando ritornerà.
L'amor si fa con tutte le ragazze 
ma state attenti a quelle che son pazze 
la Marianna la va in campagna 
quando il sol tramonterà, tramonterà, tramonterà 
chissà quando, chissà quando ritornerà.
********
AMOR DAMMI QUEL FAZZOLETTINO
AUDIO IN http://www.artistdirect.com/music/artist/songs/0,,486250,00.html
Amor dammi quel fazzolettino,
vado alla fonte, lo voglio lavar.
Te Io lavo alla pietra di marmo 
ogni battuta è un sospiro d'amor.
Te lo lavo con acqua e sapone,
ogni macchietta un bacinio d'amor.
Te lo stendo su un ramo di rose,
il vento d'amore lo viene a asciugar.
Te lo stiro col ferro a vapore,
ogni pieghina è un bacino d'amor.
Te lo porto di Sabato sera,
di nascosto di mamma e papà.
C'è chi dice l'amor non è bello
certo quello l'amor non sà far.
********
LA TRECCIA BIONDA
Bella ragazza dalla treccia bionda,
Per nome vi chiamate Veneranda
Li giovani per voi fanno la ronda
Papà non vuole,
Mamma nemmeno
Come faremo
Per far l'amor?
Venir se voi volete nel giardino,
voi troverete, o bella, un tulipano
Che fatto par pel vostro canestrino.
Papà non vuole,
Mamma nemmeno
Come faremo
Per far l'amor?
E se mi date un sguardo rubacore,
Io, bella, proprio a voi lo voglio dare
Quel fior che tengo e che m'ha dato amore.
Papà non vuole,
Mamma nemmeno
Come faremo
Per far l'amor?
Poi vi dirò che rosa in primavera
Non è tanto voi siete tanto cara,
E voi ci avrete gusto...e buona sera.
Papà non vuole,
Mamma nemmeno
Così faremo
Per far l'amor.
********
GLI SCARIOLANTI 
AUDIO IN: http://www.delfo.forli-cesena.it/Cofo/cdstoria/Cdstoria/cittadini/cante.htm
A mezzanotte in punto
si sente un grande rumor
sono gli scariolanti lerì lerà
che vengono al lavor.
Volta, rivolta
e torna a rivoltar.
noi siam gli scariolanti lerì lerà
che vanno a lavorar.
A mezzanotte in punto
si sente una tromba suonar
sono gli scariolanti lerì lerà
che vanno a lavorar.
Volta, rivolta
e torna a rivoltar.
noi siam gli scariolanti lerì lerà
che vanno a lavorar.
Gli scariolanti belli
son tutti ingannator
vanno a ingannar la bionda lerì lerà
per un bacin d'amor.
Volta, rivolta
e torna a rivoltar.
noi siam gli scariolanti lerì lerà
che vanno a lavorar.

CANZONI ROMANE
ARRIVEDERCI ROMA
CANTA SE LA VUOI CANTÀ
CHITARRA ROMANA

ARRIVEDERCI ROMA
AUDIO: http://www.antonioromano.com/Er%20core.htm
1. T'invidio, turista che arrivi, 
t'imbevi de fori e de scavi, 
poi tutto d'un colpo te trovi 
Fontana de Trevi ch'è tutta per te! 
Ce sta 'na leggenda romana
legata a 'sta vecchia fontana 
per cui se ce butti un soldino 
costringi er destino a fatte tornà. 
E mentre er soldo bacia er fontanone 
la tua canzone in fondo è questa qua!
Arrivederci, Roma... 
Good bye... au revoir... 
Si ritrova a pranzo a Squarciarelli 
fettuccine e vino dei Castelli 
come ai tempi belli che Pinelli immortalò! 
Arrivederci, Roma.. 
Good bye... au revoir... 
Si rivede a spasso in carrozzella 
e ripensa a quella "ciumachella" 
ch'era tanto bella 
che gli ha detto sempre "no!"
2. Stasera la vecchia fontana 
racconta alla solita luna 
la storia vicina e lontana 
di quella inglesina col naso all'insù. 
Io qui, proprio qui l'ho incontrata... 
E qui, proprio qui l'ho baciata... 
Lei qui con la voce smarrita 
m'ha detto: "È finita, ritorno lassù!" 
Ma prima di partire l'inglesina 
buttò la monetina e sussurrò:
Arrivederci, Roma.. 
Good bye... au revoir... 
Voglio ritornare a Via Margutta, 
voglio rivedere la soffitta 
dove m'hai tenuta stretta stretta accanto a te 
Arrivederci, Roma... 
Non so scordarti più... 
Porto in lnghilterra i tuoi tramonti, 
porto a Londra Trinità dei Monti, 
porto nel mio cuore i giuramenti 
e gli "I love you!"
Arrivederci, Roma ... 
Good bye... au revoir... 
Mentre l'inglesina s'allontana 
un ragazzinetto s'avvicina 
nella fontana pesca il soldo e se ne va! 
Arrivederci, Roma! 
********
CANTA SE LA VUOI CANTÀ
1. Quanto sei bella Roma 
quanto sei bella Roma a primavera 
er Tevere te serve, er Tevere te serve de cintura 
San Pietro e er Campidojo da lettiera.
Quanto sei bella Roma, 
quanto sei bella Roma a prima sera 
gira, si la voi girà, 
canta si la voi cantà.
2. De qua e de là dar fiume 
de qua e de là dar fiume c'è 'na stella 
e tu nun poi guardalla 
e tu nun poi guardalla tanto brilla 
e questa è Roma mia, Roma mia bella,
De qua e de là dar fiume, 
de qua e de là dar fiume c'è 'na stella 
gira si la voi girà 
canta si la voi cantà.
********
CHITARRA ROMANA
AUDIO IN: http://www.tonygalla.com/disc.htm
1. Sotto un manto di stelle Roma bella mi appare, 
solitario il mio cuor disilluso d'amor 
vuol nell'ombra cantar... 
Una muta fontana e un balcone lassù... 
O chitarra romana, accompagnami tu!
Suona, suona mia chitarra, 
lascia piangere il mio cuore 
senza casa e senza amore, mi rimani solo tu! 
Se la voce è un po' velata 
accompagnami in sordina... 
La mia bella Fornarina
al balcone non cè più...
2. Lungotevere dorme mentre il fiume cammina… 
io Io seguo perché mi trascina con sè 
e travolge il mio cuor ... 
Vedo un'ombra lontana e una stella lassù ... 
O chitarra romana accompagnami tu!
Suona suona mia chitarra…
O chitarra romana accompagnami tu!
AGGIUNGERE DA AUDIO: http://www.antonioromano.com/Er%20core.htm
Vecchia Roma   Tanto pe' Cantà   Arrivederci Roma   Barcarolo Romano   Romanina del Bajon   Casetta de trastevere   Quanno er Sole de Roma lascia li Sette Colli 

ABRUZZESI
VOLA VOLA VOLA
NOVANTANOVE
MASSERA
TE VOJIO REVETE
TRAMONTO AQUILANO                                        
VOLA VOLA VOLA
AUDIO IN http://www.coromontebianco.it/cantiinmp3.html
AUDIO IN http://www.coralegransasso.it/discografia/discografia.htm
  
Vulesse a' 'rvenì pe n'ora sola
lu tempe belle de la cuntentezze.
quando pazzijjavam'a "vola vola"
e ti cuprè di vasce e di carezze.
E vola vola vola
e vola lu pavone;
si ti' lu core bone
mo fammec-i-arpruvà.
Na vò te, pe spegna' lu fazzulette,
se' state cundannate di vasciarte.
Tu ti sci fatte rosce e mi scì dette
di 'nginucchiarme prime e d'abbracciarte.
E vola vola vola
vola la ciamarelle;
pe n'ora cuscì belle
m'ùlesse sprufunnà.
Allor' i na pupuccia capricciose,
purtì la trecc-i-appèse e lu fruntine,
mò ti scì fatte serie e vruvignose
ma ss’cchie mi turmente e mi trascine.
E vola vola vola
vola lu gallinacce;
mo se mi guardi 'm bacce
mi pare di sunnà.
Come li fiure nasce a primavere
l'amore nasce da la cittelanze,
Marì, si mi vuo' bene accòme jere,
nen mi luvà stu sonne e sta speranze.
E vola vola vola
e vola lu cardille;
nu vasce a pizzichille
ne' mme le puu' negà.
********
NOVANTANOVE
AUDIO IN http://www.coralegransasso.it/discografia/discografia.htm
Novantanove case messe 'nturnu
fecero 'na corona pe' 'na rocca,
nascette 'na piazzetta e po' 'nu furnu
e repassò la voce p'ogni bocca.
E la campana sona novantanove
novantanove din don, din don.
Novantanove piazze co' lle chiese
pure novantanove le cannelle,
quattro riuni 'e populu cortese
e le quatrane quasci tutte bbelle.
E la campana sona novantanove [.]
Novantanove rocche messe a morra
e L'Aquila aju celu aprì le scelle,
ju campanone anticu della torre
a sera conta i tocchi tra le stelle.
E la campana sona novantanove [.]
* * * * * * * * *
MASSERA Serenata aquilana
AUDIO IN http://www.coralegransasso.it/discografia/discografia.htm
Ju ventu che smòe le fronne
fa la serenata pe' tti;
affàccete, non te nnasconne
e famme 'ssa voce sintì.
Masséra è 'na notte fatata,
ju cantu de 'sta serenata
vo' esse 'nu pegnu d'amore,
che arrìa 'nzinente a ju core.
Attecchia, quatra', che nottata:
ji riji che strilleno 'n coru,
'nu cane ch'abbaia alla luna,
è tuttu 'nu cantu d'amore.
Le stelle so' tante cannele,
la luna è cchiù tonna e cchiù bbella,
e, come d'arrète a 'nu velu,
alluma 'stu stracciu de celu.
Masséra 'stu cantu d'amore
è 'na ninnananna pe' tti,
ma non durmi', lestu, resvejiate,
e di' solamente de sci.
Me pare sinti' 'na chitarra
che pianu resona ecco fore
e fa j'accompagnu a 'na voce
che parla masséra d'amore.
Attecchia, quatra', che nottata: [...]
(finale)
Masséra me porti fortuna.
che stelle, che pace, che luna.
****
TE VOJIO REVETE'
AUDIO IN http://www.coralegransasso.it/discografia/discografia.htm
Come 'nu sassu che frizzéa volennu,
 'stu trenu me portea tantu lontanu
cchiù pass'ju tempu e cchiù passa corrennu
'stu core se facea cchiù aquilanu.
Me parea, me dicea, che ss'olea ravvicina'.
Aquila bbella me'.
Aquila bbella me'.
Tu che mi scì vistu 'e nasce,
tu che mi scì vistu 'e cresce.
Aquila bbella me'.
Te vojio revete'.
Le scampagnate bbelle a Sant'Elia,
quelle de Pile e quelle 'e San Giulianu.
ju core è fattu pe' lla nostalgia
e me fa piagne come 'nu quatranu.
Me parea, me dicea, che ss'olea ravvicina'.
Aquila bbella me'. [.]
Accap'ju corzu ieri so' calatu,
propetu me parea de sta' a sogna',
come revenne quann'era sordatu
la vecchiarella 'e mamma a rabbraccia'.
E' cchiù bella; è sempre quella,
che m'ha vistu 'e pazzia'.
Aquila bbella me'. [.]
 *************
TRAMONTO AQUILANO
AUDIO IN http://www.coralegransasso.it/discografia/discografia.htm
Quannu tramont'ju sole sopr'a Roiu,
e pe' ju celu è tuttu 'nu sfavillu,
d'azzurru e de lillà,
oh! come è bejiu ju Gran Sassu
che pare 'ncendïatu, che pare 'ncendïatu.
tu ju guardi cuscì
co' l'anema 'ncantata,
co' j'occhi 'numiditi
e non se po' parla'!
E 'na nuvoletta va
pianu pianu va.
Quannu tramont'ju sole arrète a Roiu
e nera l'ombra cala a pocu a pocu
pe' tutta la città
lascio la gente e vajio addo'
m'aspetta la quatrana, m'aspetta la quatrana.
ce ne jemo cuscì
co' l'anema 'ncantata,
co' j'occhi 'numiditi
e non se po' parla'!
E 'na nuvoletta va
passa bianca e va.

ALTRE
PIEMONTESINA
TUTTE LE FUNDANELLE
LA VILANELLA
MONTAGNES VALDÔTAINES 
DOVE SE STA' MARTINO

PIEMONTESINA
AUDIO IN http://users.skynet.be/Ferdinando/
Addio bei giorni passati,
mia piccola amica ti devo lasciar,
gli studi son già terminati
abbiamo finito così di sognar.
Lontano andrò
dove non so;
parto col pianto nel cuor,
dammi l'ultimo bacio d'amor.
Non ti potrò scordare
piemontesina bella,
sarai la sola stella
che brillerà per me.
Ricordi quelle sere
passate al Valentino,
col biondo studentino
che ti stringeva sul cuor?
Totina, il tuo allegro studente,
di un giorno lontano è adesso dottor,
io curo la povera gente
ma pure non riesco a guarire il muio cuor.
La gioventù,
non torna più.
Quanti ricordi d'amor!
A Torino ho lasciato il mio cuor.
Ricordi quelle sere
passate al Valentino,
col biondo studentino
che ti stringeva sul cuor?
 *************
TUTTE LE FUNDANELLE
AUDIO IN: http://www.dossier.net/folk/funda.htm
Tutte le fundanelle se sò seccate
pover'amore mnie more de sete.
Trommalarilarà l'amore è belle,
trommalarilarà, larilarà.
Amore mi te' sete, mi 'sci purtate?
Dov'elle l'acqua che mi 'sci purtate?
Trommalarilarà l'amore è belle,
trommalarilarà, larilarà.
T'ajje prtate 'na giarra di crete
nghe du' catene d'oro 'ncatenate.
********
LA VILLANELLA
AUDIO SCARICABILE IN ZIP IN http://www.goldenweb.it/dir/indexmidi.php?cat=112
Varda che passa la villanella
os-ce che bela, la fa innamorar!
O come bali bene bela bimba
bela bimba, bela bimba
O come bali bene bela bimba
bela bimba, bali ben.
Varda quel vecio sotto la scala
os-ce che bala ch'el ga ciapà.
O come bali bene bela bimba
bela bimba, bela bimba
O come bali bene bela bimba
bela bimba, bali ben.
Vara quel marto dentro la gabbia
os-ce che rabbia ch'el ga ciapà.
O come bali bene bela bimba
bela bimba, bela bimba
O come bali bene bela bimba
bela bimba, bali ben.
********
MONTAGNES VALDÔTAINES 
AUDIO IN: http://www.stellaalpina.altervista.org/discografia02.htm
Montagnes de ma vallée,
vous étes mes amours.
Cabanes fortunées,
vous me plairez toujours.
Rien n'est si beau que ma Patrie
rien n'est si doux que non amie!
Oh montagnards, oh montagnards
chantez en choeur, chantez en choeur
de mon pays, de mon pays
la paix et le bonheur.
Halte-là! Halte-là!
Les montagnards, les montagnards.
Halte-là! Halte-là!
Les Montagnards son là.
Les montagnards, les montagnards sont là!
Laisse là tes montagnes,
me dit un étranger,
suis-moi dans mes campagnes.
Viens, ne sol plus berger!
Jamais! Jamais! cette folle!
Je suis heureux de cette vie;
j'ai ma ceinture, j'al ma ceinture,
et mon béret, et mon béret
mes chants joyeux, mes chant joyeux
ma mie et mont châlet.
Mes chants joyeux, mes chant joyeux
ma mie et mont châlet.
Halte-là! Halte-là!
Les montagnards, les montagnards.
Halte-là! Halte-là!
Les Montagnards son là.
Les montagnards, les montagnards sont là!
Sur la cime argentée
de ces pic orageux
la nature domptée
favorise nos jeux.
Vers les glaciers, d'un plomb rapide
j'atteins souvent l'ours intrépide!
Et sur les monts, et sur les monts
plus d'une fois, plus d'une fois
j'ai devancé, j'ai devancé
la course du chamois!
J'ai devancé, j'ai devancé
la course du chamois!
Halte-là! Halte-là!
Les montagnards, les montagnards.
Halte-là! Halte-là!
Les Montagnards son là.
Les montagnards, les montagnards sont là!
Déjà dans la vallée
tout est silencieux;
la montagne vo lée
se dérobe à nos yeux...
On n'endend plus dans la nuit sombre
Oh montagnards, oh montagnards
chantez plus bax, chantez plus bas.
Thérèse dorm. Thérèse dorm. 
ne la rèveillons pas!
Thérèse dorm. Thérèse dorm. 
ne la rèveillons pas!
Halte-là! Halte-là!
Les montagnards, les montagnards.
Halte-là! Halte-là!
Les Montagnards son là.
Les montagnards, les montagnards sont là!
********
DOVE SE STA' MARTINO

Dove se stà ?
Dove se stà Martino ?
Corpo de bin sangue de bin
Dove se stà Martino ?
So sta al mercà Mariana
Cossa al comprà Martino ?
Un bel capel Mariana
Cossa al costà Martino ?
Tre troni e en tron Mariana
L'è ben stà car Martino !
Comando mì Mariana !
  

I SOLDATI REPUBBLICANI
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